Il Tribunale di Catanzaro ha disposto il carcere duro per Angelo e Francesco Maiolo, due figure di spicco nell’omonimo clan operante nelle Preserre vibonesi, un’area della Calabria caratterizzata dalla forte influenza della ‘ndrangheta. I due, originari di Acquaro, sono coinvolti nell’inchiesta Habanero.
L’operazione Habanero
L’operazione, scattata lo scorso giugno, ha fatto luce su diversi episodi legati alla faida che contrapponeva i Maiolo, alleati con gli Emanuele, ai Loielo. I fratelli Maiolo, di 41 e 46 anni, sono accusati di essere responsabili della strage di Ariola, avvenuta il 25 ottobre 2003, lungo la strada provinciale in località “Ponte dei cavalli”. In quell’occasione, furono uccisi Antonio e Francesco Gallace, insieme a Stefano Barilaro, mentre Ilario Chiera, la quarta vittima, riuscì miracolosamente a salvarsi gettandosi in un dirupo. L’inchiesta ha anche messo in evidenza il coinvolgimento dei due in altri gravi episodi, tra cui il pestaggio di Luigi Federici e il tentato sequestro di quest’ultimo, avvenuto nel 2019 a Pizzo, come ritorsione per un agguato precedente ai danni del cugino di Angelo Maiolo, Vincenzo Mazza.