Durante il convegno “Connessioni mediterranee”, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha invitato a prendere decisioni sulle grandi opere in modo razionale, evitando di farsi guidare da schieramenti politici o slogan. “È importante che ogni scelta sia fondata su dati concreti, norme, utilità e interesse collettivo“, ha spiegato nel suo intervento in videocollegamento.
Il lavoro del governo e i partner internazionali
Salvini ha illustrato le attività svolte negli ultimi anni, tra cui incontri con esperti ministeriali e giuristi, e con la società incaricata della realizzazione dell’opera, Eurolink, insieme a una rete di aziende provenienti da Giappone, Spagna e Danimarca, con la supervisione di project manager statunitensi. L’obiettivo è portare avanti i progetti rispettando criteri tecnici e legali, aggiornando gli atti indicati dalla Corte dei Conti.
Priorità per le infrastrutture locali
Il ministro ha ricordato che, prima di procedere con opere di grande impatto come il Ponte sullo Stretto, è fondamentale completare interventi attesi da decenni: strade, scuole, ospedali e reti fognarie. Attualmente, gli stanziamenti per le opere pubbliche in Italia ammontano a 230 miliardi, di cui 22 miliardi destinati a Calabria e Sicilia. L’investimento per il ponte, stimato attorno ai 13,5 miliardi, rappresenterebbe una frazione del totale.
Strategia europea e prossimi passi
Il Ponte sullo Stretto è considerato strategico anche a livello europeo, in quanto chiuderebbe il corridoio Berlino-Palermo. Salvini ha annunciato una riunione tecnica a Palazzo Chigi con tutti i ministeri coinvolti e confronti con docenti e giuristi che stanno offrendo supporto gratuito. Entro pochi giorni, ha promesso, saranno chiariti i passaggi successivi per l’avanzamento dei lavori.
