«La recente presentazione del disegno di legge regionale per il contrasto alla violenza di genere, insieme ai progetti ‘Donne libere’ e ‘Concilia’, rappresenta un impegno concreto della Calabria nella tutela delle donne e nel supporto alle famiglie. Sono particolarmente felice che la Regione stia proseguendo nel lavoro preziosissimo intrapreso quando ero Assessore. La violenza sulle donne è un’emergenza non procrastinabile e questa iniziativa è un’importantissima conquista di civiltà». A dichiararlo è la senatrice Tilde Minasi, già assessore alle Politiche sociali della Regione, che esprime apprezzamento per l’operato dell’assessore attuale, Caterina Capponi, firmataria del disegno di legge già approvato in Giunta lo scorso 17 febbraio e attualmente all’esame della VI Commissione consiliare.
Tutela e interventi concreti
«Il provvedimento – sottolinea Minasi – risponde a una visione integrata delle politiche di genere, che unisce la tutela delle vittime a interventi concreti per l’autonomia e l’inclusione lavorativa delle donne. Questa proposta di legge, a cui stavo lavorando come assessore regionale, rappresenta un ulteriore tassello in un percorso che deve necessariamente coinvolgere tutte le Istituzioni, affinché si possa rafforzare la rete di prevenzione e protezione».
In prima linea contro la violenza di genere
«L’impegno sul fronte della violenza di genere deve essere costante e strutturato – prosegue Minasi – Da sempre, sia nel mio ruolo di assessore, prima al Comune di Reggio Calabria poi alla Regione, che oggi, come senatrice e membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, mi dedico a questo tema, sostenendo con convinzione la necessità di misure efficaci per contrastare ogni forma di violenza. In questo momento in particolare sto portando avanti in Parlamento una proposta di legge per la tutela delle vittime dei reati violenti, con particolare attenzione ai figli delle donne vittime di femminicidio o di stragi familiari. Questi bambini e ragazzi e i loro famigliari hanno vissuto traumi profondissimi e lo Stato ha il dovere di garantire loro un supporto adeguato. L’approvazione in Calabria della proposta di legge regionale, dunque, rafforzerebbe anche l’iniziativa legislativa a livello nazionale e rappresenterebbe comunque un segnale chiaro della volontà della politica di fare passi concreti nella lotta alla violenza di genere».