12 Novembre 2025
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Calabria

La politica calabrese nel metaverso dei fake: un’associazione fantasma attacca Fiorita e Tridico smentisce tutto

In Calabria dialettica post-elettorale al veleno: una misteriosa sigla, “Calabria per Tridico”, diffonde un comunicato contro il sindaco di Catanzaro. Ma l’ex presidente dell’Inps denuncia l’uso improprio del suo nome

La dialettica politica post elettorale in Calabria sembra essersi spostata in una dimensione parallela, un vero e proprio “metaverso” in cui l’utilizzo di profili e comunicazioni false alimenta il dibattito e i veleni interni. La vicenda più recente ha coinvolto il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, e il candidato sconfitto alle ultime elezioni regionali, Pasquale Tridico.

La nota misteriosa e l’attacco a Fiorita

Ieri, diverse redazioni hanno ricevuto una nota dai toni aspri a firma di una fino a quel momento sconosciuta associazione denominata “Calabria per Tridico”. Il bersaglio del comunicato era il sindaco di Catanzaro, esponente della stessa coalizione: «Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita ha pure l’ardire di rispondere a Incarnato. La sua azione politica e amministrativa è condizionata dalla Lega che lo tiene in ostaggio. Fiorita è senza maggioranza e onestamente Catanzaro ha gravi difficoltà. Tant’è che alle elezioni regionali abbiamo perso. Fiorita rimane sindaco perché Filippo Mancuso non ha ancora deciso quando interrompere la consiliatura. Forse sarebbe il caso che decidesse di andare via in anticipo».

La “furia” della sedicente associazione si inseriva in una preesistente polemica innescata dall’ex assessore regionale socialista Luigi Incarnato, il quale aveva attaccato i sindaci di centrosinistra, accusandoli di non aver “dato il massimo” in campagna elettorale. Incarnato aveva definito Fiorita “non pervenuto negli ultimi mesi”. Il sindaco aveva prontamente replicato, liquidando le parole come “volgari” e “visioni che non esistono”.

La smentita di Tridico e l’ombra del falso

La disputa, da “reale” e legittima dialettica politica, è degenerata con l’intervento della fantomatica associazione. Le parole di fuoco contro Fiorita hanno rimbalzato per ore sui siti d’informazione, finché dallo staff del candidato presidente Pasquale Tridico è arrivata una perentoria smentita: «Apprendiamo dalla stampa di un sedicente movimento politico che si firma “Calabria per Tridico”, entrando in dinamiche politiche sconosciute all’europarlamentare. Le opinioni espresse non sono affatto riconducibili all’onorevole Pasquale Tridico e diffidiamo chiunque, non autorizzato ad utilizzare il nome del già candidato alla presidenza della Regione Calabria per il campo progressista per qualsivoglia iniziativa e dichiarazione».

Chi si nasconde dietro il profilo fake?

La smentita ha ricondotto la nota nell’alveo della disinformazione politica. Resta l’interrogativo fondamentale sull’identità di chi si celi dietro l’associazione fantasma: si tratta di “fuoco amico” per colpire un alleato interno, o di una “provocazione” orchestrata dagli avversari politici per acuire le frizioni nel centrosinistra?

Non è la prima volta che la politica catanzarese è “infiltrata” da profili e associazioni false. Già nel 2013, associazioni fasulle avevano “invaso” i profili social degli elettori con post mirati contro specifici consiglieri comunali, una vera e propria “macchina del fango” che fu “spenta” solo grazie alla presentazione di diverse denunce. La politica al tempo dei fake conferma di essere un terreno insidioso, dove la battaglia per il consenso e il potere si gioca anche nell’ombra della Rete.

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