Dopo una lunghissima pausa, il Consiglio comunale di Catanzaro si riunisce oggi pomeriggio in seconda convocazione, un’abitudine che sembra ormai consolidarsi per l’amministrazione Fiorita. Il motivo è chiaro: il sindaco di centrosinistra, eletto senza una maggioranza consiliare solida, è da mesi alle prese con una gestione difficile, resa ancora più complicata dall’addio di Azione, che ha ritirato il suo sostegno esterno. Ora, il momento della verità è arrivato e sarà una seduta ad alta tensione. All’ordine del giorno, tra le varie pratiche, spicca il bilancio di previsione, un punto cruciale per testare la tenuta della maggioranza. Ma chi deciderà davvero il destino della città?
Centrodestra all’attacco: il dilemma degli “irriducibili”
I partiti di centrodestra – Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega – hanno già messo in guardia i consiglieri senza alcuna casacca, nè di destra, nè di sinistra, che stanno in mezzo per semplice opportunismo politico nascosto sotto una finta responsabilità carica di ipocrisie e convenienze personali, prime fra tutte il gettone di presenze preziosissimo per i vari “tengo famiglia”. In questi anni sono coloro che pur non essendo stati eletti con Fiorita, hanno garantito paradossalmente un sostegno alla sua amministrazione. Il messaggio è chiaro: chi oggi aiuterà il sindaco a superare lo scoglio del bilancio potrebbe vedersi preclusa la possibilità di una futura candidatura nel centrodestra. Sarà realmente così? Ai posteri l’ardua sentenza. Intanto la strategia della minoranza potrebbe passare per una serie di assenze strategiche o uscite dall’aula, con l’obiettivo di non far raggiungere i numeri necessari per l’approvazione. Ma basterà?
Tra opportunismo e responsabilità
In un Consiglio comunale in cui Fiorita non ha una maggioranza autosufficiente, tutto dipende dal comportamento dei consiglieri indipendenti. Alcuni potrebbero scegliere la via della decantata responsabilità, sostenendo l’amministrazione per evitare un’ulteriore crisi politica in città. Altri, invece, potrebbero essere più inclini all’opportunismo, cercando di ottenere vantaggi in cambio del proprio voto. Secondo indiscrezioni da Palazzo De Nobili, il sindaco potrebbe contare su 14 voti sicuri, composti dai consiglieri di centrosinistra e da una parte di “indipendenti”. Basteranno per blindare il bilancio e guadagnare tempo?
Fiorita in bilico: come uscirà dall’angolo?
Se il bilancio dovesse passare, il sindaco Fiorita otterrà una boccata d’ossigeno, almeno per qualche mese. Ma il problema politico rimarrebbe intatto: governare senza una maggioranza stabile significa camminare costantemente su un filo sottile. Se invece il bilancio dovesse saltare, si aprirebbero scenari più incerti: dimissioni in blocco, una possibile crisi amministrativa e, in ultima istanza, un ritorno alle urne. Per ora, però, nessuno sembra avere veramente interesse a rischiare tanto. La politica catanzarese continua a navigare tra calcoli personali, strategie di sopravvivenza e giochi di potere, mentre i cittadini aspettano risposte concrete. Oggi, il Consiglio comunale dirà molto sul futuro della città. Ma soprattutto su chi, tra gli attori in campo, anteporrà l’interesse collettivo alla propria poltrona.
