12 Novembre 2025
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“Salvate il soldato Minenna”: Occhiuto blinda il suo uomo d’oro e alla Regione parte la purga dei dirigenti in black list

L’ex direttore dell’ADM è troppo prezioso per essere sacrificato nella nuova giunta “politicissima”. Il governatore pensa a un ruolo esterno ad hoc, in attesa dell’esecutivo a nove posti

Salvate il soldato Minenna. In una giunta politicissima, quale quella di cui si attende il varo, sarà difficile trovare un posto per l’attuale assessore tecnico, uomo di fiducia di Roberto Occhiuto. Eppure qualcosa bisognerà fare: il presidente non vuole assolutamente privarsi dell’ex direttore generale dell’ADM (Agenzia accise, dogane, monopoli), lo ha fatto intendere benissimo, anche ai leader del centrodestra.

Minenna serve come il pane a Occhiuto, anche se sull’attuazione di alcune riforme si è un pochettino annacato”, sussurrano maliziosi nei corridoi della Cittadella. Il problema però sta nel perimetro risicato dell’esecutivo regionale, il quale — fino a nuova riforma — consta ancora di sole 7 postazioni più quella dello stesso governatore e con una quota rosa (almeno due donne) da rispettare obbligatoriamente. Ergo: margini di manovra ristretti, almeno in questa prima fase.

Posti contati e accordi pre-elettorali

Che fare, considerando le richieste pressanti dei partiti e gli accordi presi ben prima del turno elettorale del 5 e 6 ottobre? L’attuale intelaiatura del governo regionale appare alquanto rigida. Non siamo ai tempi di Loiero e del primo Scopelliti, quando alla penuria di posti nella stanza dei bottoni si sopperiva facendo pieno ricorso alla figura del “sottosegretario regionale”, un mostriciattolo politico-amministrativo che, per fortuna, durò poche primavere. Intanto perché, dal punto di vista giuridico, altro non era che un buon incarico consulenziale, e poi era diventato un facile bersaglio per le freccette dei sacerdoti della spending review e dell’opinione pubblica.

L’ipotesi del “super burocrate esterno”

Qual è il metodo migliore per salvare l’attuale assessore alle Finanze, allora?
A quanto si dice, forse una soluzione momentanea ci sarebbe, e potrebbe consistere nel fare di Minenna un super burocrate esterno, in attesa di ripescarlo come assessore quando entrerà in vigore l’esecutivo a 9 postazioni. Anche perché, un attimo dopo il varo dell’Occhiuto ter, sempre tra i corridoi delle stanze del potere si sussurra che partirà qualche purga proprio in ambito dirigenziale, dove occorre un super coordinatore di massima fiducia.

Le purghe in arrivo alla Cittadella

Si ricorderà, a tal proposito, quanto sia stata dirimente la questione di quei dirigenti a scartamento ridotto ai fini della scelta del presidente di ritornare alle urne con oltre un anno di anticipo. Radio Cittadella riferisce poi che i manager dei dipartimenti accusati di aver rallentato la macchina regionale in mancanza di motivazioni importanti e, guarda caso, subito dopo l’avviso di garanzia recapitato al governatore, hanno le settimane contate.

Bocche (ancora per poco) cucitissime sulla black list. Si sa solo che essa annovera nomi di spicco dell’elefante burocratico regionale e qualche chiacchierato esterno distintosi negli ultimi mesi nella produzione di vapore acqueo e tour, malgrado gli fossero stati assegnati target importanti. Si sa pure che i Santi ai quali si sarebbero già rivolti gli ‘epurandi’ non potranno fare nulla per salvarli da una sicura retrocessione nella serie C della fiducia.

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