13 Maggio 2025
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Calabria

Urne chiuse a San Luca per lo scioglimento del Comune: triade commissariale per 18 mesi

Nessuna lista, nessun candidato: la politica si ferma e lascia spazio alla gestione straordinaria dello Stato

San Luca risultava inizialmente tra i comuni chiamati al voto i prossimi 25 e 26 maggio, ma alla fine non ci saranno né candidati né schede elettorali. Una situazione che non rappresenta una novità per questo centro dell’Aspromonte, dove il futuro amministrativo dovrà essere rimandato. Infatti, in provincia di Reggio Calabria si voterà soltanto a Marina di Gioiosa Jonica, Melito Porto Salvo, San Lorenzo e Scilla. A San Luca, invece, i cittadini non andranno alle urne per almeno un anno e mezzo, con possibilità di proroga.

La guida del Comune è stata affidata ad una commissione straordinaria nominata dalla Prefettura di Reggio Calabria, in seguito allo scioglimento deciso dl Consiglio dei Ministri per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. È la terza volta, in vent’anni, che San Luca subisce uno scioglimento del genere: triste primato per il territorio.

Dal 2013 a oggi, l’unico sindaco che San Luca abbia avuto è stato Bruno Bartolo, in carica dal 2019 fino alla conclusione del mandato nel 2024. Nei mesi recenti, Bartolo — ex infermiere ora in pensione — è stato coinvolto in un’indagine della Procura di Locri che riguarda la gestione di uno stadio e dell’area mercatale, fatti che lo hanno spinto a rinunciare a una nuova candidatura. Cinque anni fa era stato eletto con la lista “San Luca ai sanluchesi”, ottenendo circa il 90% dei voti (1.263 preferenze). L’assenza di altre candidature aveva già allora portato all’intervento di un commissario prefettizio.

In tempi più recenti, il Comune è stato anche oggetto di attenzione da parte della Commissione parlamentare antimafia, guidata da Chiara Colosimo, che ha sottolineato le criticità emerse nella gestione uscente, giudicando non utilizzabili le proposte dell’ex sindaco. A seguito di questo scenario, è stata istituita una commissione d’accesso antimafia incaricata di verificare possibili legami tra l’amministrazione e ambienti criminali.

Alla luce di quanto emerso, il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento del Comune e nominato tre commissari: Antonio Reppucci, Matilde Mulè e Rosario Fusaro, che guideranno l’ente fino a nuove elezioni. Quando queste si terranno, però, è ancora tutto da vedere — sempre che nel frattempo si presenti qualcuno disposto a candidarsi.

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