11 Novembre 2025
11.3 C
Calabria

Vibo e i nuovi equilibri del centrodestra: il patto segreto tra Mangialavori e Vito Pitaro

Il nuovo asse tra Forza Italia e Udc rimescola le carte in vista delle Regionali ma sullo sfondo compare il โ€œmutuo soccorsoโ€ tra il senatore e lโ€™ex consigliere regionale

Chiusa la fase congressuale del Partito Democratico, ritornano al centro del dibattito politico le prossime elezioni regionali. In questo contesto, alla luce di quello che sta avvenendo a livello nazionale, a catalizzare lโ€™attenzione dellโ€™opinione pubblica sono i nuovi rapporti instaurati tra FI ed Udc.

La decisione dei massimi vertici dello scudo crociato di rinunciare al patto federativo con la Lega per avviare un nuovo flirt con Forza Italia rappresenta un tema intorno al quale, per le implicazioni che potrebbe avere nellโ€™ottica delle prossime regionali, sta facendo molto discutere e, con riferimento a quel che ci riguarda piรน da vicino, bisogna chiedersi quali saranno gli effetti del riavvicinamento tra Cesa e Tajani nella provincia vibonese.

Occorre partire da un dato di fatto: mentre Forza Italia sta vivendo un periodo di stasi, caratterizzato dal totale immobilismo del responsabile provinciale Michele Comito e dallโ€™interessato disimpegno dell’onorevole Giuseppe Mangialavori, lโ€™Udc, al contrario, sta dimostrando, grazie allโ€™opera di Salvatore Bulzomรฌ e Stefano Luciano โ€“ responsabile regionale il primo e provinciale il secondo โ€“ un notevole dinamismo, che ha consentito al partito di radicarsi e strutturarsi non solo nel comune capoluogo, ma anche nei piรน importanti centri della provincia.

Comito, Mangialavori e il ritorno di Pitaro

Stando cosรฌ le cose, riteniamo che, qualora alle prossime regionali i due partiti decidessero di comporre unโ€™unica lista, salterebbero o diverrebbero piรน complesse quelle strategie sotterranee, che ormai tali non sono, miranti โ€“ attraverso lโ€™indebolimento di Forza Italia e del suo candidato naturale (lโ€™uscente Comito) โ€“ da un lato alla riconquista della leadership del partito da parte di Mangialavori e, dallโ€™altro, a fornire maggiori chance di successo a Vito Pitaro, ormai da anni mentore del parlamentare. Per comprendere al meglio lo โ€œstravolgimentoโ€ che unโ€™eventuale lista unica tra FI e Udc comporterebbe per le strategie dei due politici e per dare un senso allโ€™intreccio di interessi trasversali di cui sopra โ€“ i quali altrimenti potrebbero apparire, ai non addetti ai lavori, delle ipotesi fantasiose โ€“ bisogna necessariamente ricordare quelli che sono i rapporti di interessenza politica tra Mangialavori e Pitaro.

Il proficuo connubio รจ documentato fin dallโ€™epoca in cui il primo aspirava ad una candidatura al Senato con Forza Italia, poi ottenuta, ed il secondo era capo struttura del consigliere regionale del Partito democratico Michele Mirabello e pianificava, con lโ€™aiuto del futuro senatore, di poter accedere a palazzo Campanella, obiettivo anche questo poi raggiunto.

Il patto di mutuo soccorso e la caduta di Costa

Sullโ€™altare di tali rapporti ed interessi politici fu sacrificato lโ€™esecutivo guidato dal sindaco Costa, il quale mai avrebbe sostenuto la candidatura di Pitaro a consigliere regionale. Caduto Costa, dallโ€™accordo tra i due politici nacque lโ€™esecutivo Limardo, il quale, al contrario, si mobilitรฒ in favore di Pitaro. La sinergia tra la mobilitazione di cui si รจ detto e la predisposizione di una lista ad hoc da parte dellโ€™allora senatore Mangialavori, nel frattempo divenuto anche coordinatore regionale di FI, risultรฒ determinante per lโ€™elezione di Pitaro alla regione.

In sostanza si tratta di un rapporto che poggia su un ferreo patto di mutuo soccorso, nella consapevolezza che lโ€™uno non esisterebbe senza lโ€™altro, e che oggi, mutatis mutandis, mira a riportare Pitaro agli allori di uno scranno regionale.

Luciano, la lista unica e il cono dโ€™ombra

Ciรฒ posto, lโ€™inaspettato riavvicinamento tra FI ed Udc a livello nazionale rischia di vanificare strategie e sforzi posti in essere in tale direzione, atteso che lโ€™eventuale lista unica tra i due partiti, per il sol fatto di โ€œcostringereโ€ Mangialavori a sedersi allo stesso tavolo decisionale con il segretario provinciale dellโ€™Udc Luciano, e non piรน solo con Comito โ€“ la cui ingenuitร  politica ha consentito al parlamentare il raggiungimento degli obiettivi confessabili e non confessabili โ€“ renderร  tutto piรน complicato.

Luciano conosce molto bene, per averlo vissuto sulla propria pelle allโ€™epoca della candidatura della Limardo, il modus operandi di Mangialavori e pertanto gli sarร  agevole fare luce in quel cono dโ€™ombra nel quale nascono le strategie del parlamentare, costringendo questโ€™ultimo ad assumere una posizione chiara sul candidato da condividere al fine di impedirgli di defilarsi ed imputare ad altri la responsabilitร  dellโ€™eventuale sconfitta, magari scaturita proprio dallo spostamento del suo bagaglio di voti verso Pitaro, come รจ avvenuto in occasione delle comunali con lโ€™utilizzo del voto disgiunto in danno a Cosentino.

ARTICOLI CORRELATI

Banner Bookmakers AAMS

ULTIME NOTIZIE