Il Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria ha accolto il ricorso di 34 commercianti ambulanti e annullato la delibera con cui la Giunta comunale di Reggio Calabria aveva sospeso, fino al 30 giugno 2025, le attività mercatali a Piazza del Popolo, unico mercato cittadino quotidiano. Una sentenza che segna una sconfitta politica e amministrativa per l’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà.
Un mercato sotto attacco
La sospensione era stata motivata dalla necessità di contrastare l’abusivismo commerciale e attendere le nuove linee guida nazionali sul riordino dei mercati, come previsto dalla Legge Concorrenza del 2023. Tuttavia, per i giudici amministrativi, la Giunta ha travalicato le proprie competenze, approvando un atto programmatorio che, secondo la legge regionale n. 18 del 1999, spetta esclusivamente al Consiglio comunale.
Il ricorso degli ambulanti
Protagonisti del ricorso, presentato dagli avvocati Alessandra Zagarella e Felice Domenico Retez, sono stati 34 operatori del mercato, molti dei quali lavorano tramite “spunta”, ovvero l’assegnazione giornaliera dei posteggi liberi. Per il TAR, la sospensione del mercato costituiva per loro un danno concreto e diretto, poiché impediva completamente lo svolgimento dell’attività lavorativa.
I rilievi del TAR
Nella sentenza, il tribunale ha chiarito che il blocco dell’intero mercato, anche se motivato da finalità di ordine pubblico, non può essere deciso dalla Giunta, trattandosi di una misura di programmazione territoriale. L’annullamento della delibera è stato disposto per la parte relativa ai ricorrenti, i quali potranno dunque riprendere regolarmente la loro attività.
Le spese legali e le implicazioni future
Il Comune di Reggio Calabria è stato condannato al pagamento di 1.000 euro per metà delle spese processuali, oltre accessori e rimborso del contributo unificato. L’altra metà è stata compensata per la particolarità della vicenda.
Ora l’Amministrazione sarà chiamata a rispettare le procedure previste dalla normativa regionale: se si vorrà procedere a una reale riorganizzazione del sistema mercatale, sarà necessaria una delibera del Consiglio comunale e un confronto con gli operatori del settore.