12 Novembre 2025
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Calabria

Barillari al commissario Asp: “Servono medici e rispetto dei Dca per rilanciare l’ospedale di Serra San Bruno”

Il sindaco di Serra San Bruno incontra Tomao: “Reparti al limite, sale operatorie chiuse da anni. Serve un piano concreto per la sanità montana”

Un confronto diretto tra il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, e il nuovo commissario dell’Asp di Vibo Valentia, Gianfranco Tomao, ha riportato al centro dell’attenzione la situazione del presidio ospedaliero montano “San Bruno”.
L’ex prefetto, in visita ufficiale nella cittadina, è stato ricevuto in municipio dal primo cittadino per una riunione incentrata su criticità e prospettive delle strutture sanitarie vibonesi. L’occasione ha permesso di fare il punto anche su alcuni risultati già conseguiti, come il servizio di consegna a domicilio dei farmaci, la nascita dell’AFT dei medici di base e l’installazione di una nuova TAC di ultima generazione.

“Collaborazione sì, ma servono rinforzi”

La collaborazione con l’Asp non è mai mancata – ha sottolineato Barillari – ma continuiamo a chiedere con forza, insieme ai sindaci del comprensorio e ai cittadini, una maggiore attenzione per il nostro ospedale”.
Il primo cittadino ha illustrato nel dettaglio le criticità del reparto di medicina interna, ormai al limite: “Con soli tre medici turnisti che garantiscono un servizio essenziale, la situazione è insostenibile. Il reparto conta 19 posti letto di degenza ordinaria e 2 di day hospital terapeutico, ma con un organico adeguato potremmo arrivare a 25 posti”.
Barillari ha ricordato come il problema sia stato più volte segnalato al direttore sanitario aziendale, dottor Lazzaro, ringraziandolo per l’impegno, ma chiedendo al tempo stesso “soluzioni immediate, attraverso concorsi o avvisi di mobilità, per evitare ulteriori disagi”.

Sale operatorie chiuse e potenzialità sprecate

Il sindaco ha poi denunciato una delle questioni più emblematiche: le sale operatorie di ultima generazione mai entrate in funzione. “È incredibile – ha dichiarato – che strutture così moderne restino inutilizzate. Si potrebbero eseguire interventi di day surgery, come previsto dai decreti commissariali, rafforzando il ruolo dell’ospedale e aumentando il numero di interventi dell’Asp. Questo eviterebbe ai cittadini di spostarsi altrove e potrebbe persino attrarre pazienti da altre aree, come il catanzarese, grazie alla trasversale delle Serre”.

Tomao: “Ospedale strategico, ma mancano medici”

Il commissario Gianfranco Tomao ha riconosciuto la centralità del presidio di Serra San Bruno per tutta la zona montana e ha annunciato la volontà di approfondire la discussione con un incontro operativo presso la sede dell’Asp, insieme ai tecnici e ai commissari dell’azienda. Ha tuttavia ribadito che la carenza di personale medico resta “il nodo principale” che limita la piena funzionalità dei servizi sanitari territoriali.

Verso un confronto allargato

A breve organizzeremo un tavolo di lavoro con l’Asp – ha concluso Barillari – coinvolgendo anche il Comitato San Bruno e tutte le realtà che da tempo si battono per difendere la sanità pubblica dell’area montana. È necessario unire le forze per ottenere il rispetto dei Dca e dare un futuro al nostro ospedale”.

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