19 Aprile 2025
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Calabria

Disservizi Asp Reggio, vertice tra la garante regionale e i sindaci

Un incontro partecipato durante il quale si è discusso delle criticità rilevate: dalla difficoltà di accesso a prestazione e servizi nella zona di residenza fino alle postazioni di continuità assistenziale

Approccio costruttivo, unità d’intenti, confronto schietto e una nuova alleanza tra sindaci: sono questi gli ingredienti condivisi nel corso del partecipato incontro promosso dalla Garante regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, tra i sindaci della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Direttore Generale dell’Asp reggina, Lucia Di Furia, svoltosi stamattina all’interno di Palazzo Campanella. Un’iniziativa voluta dalla stessa Garante, a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dal territorio, relative ad anomalie e disservizi inerenti alle postazioni di continuità di assistenziale, alle difficoltà di accesso a prestazioni e servizi da parte del cittadino nelle zone di residenza, all’assistenza primaria di base, nello specifico ai servizi offerti dai MMG e pediatri di libera scelta e alle ataviche criticità strutturali e organizzative dei presidi sanitari.

I sindaci intervenuti alla riunione

Numerosi i primi cittadini intervenuti alla riunione, provenienti dalle diverse aree della provincia, in rappresentanza della fascia tirrenica, jonica, aspromontana, grecanica e della vallata dello Stilaro, che, a turno, hanno illustrato le criticità e i bisogni dei comuni di appartenenza, esponendo le loro posizioni in modo determinato, ma comunque in un clima di ritrovata serenità. Presenti in sala i sindaci Ranuccio (Palmi), Tripodi (Polistena), Larosa (Canolo), Valente (Pazzano), Giovinazzo (Rizziconi), Gatto (San Pietro di Caridà), D’Angelis (Serrata), Tropeano (Stilo), Casile (Bova), Micari (San Roberto),  Filocamo (Fiumara), Penna (Roccaforte Del Greco), Verduci (Motta San Giovanni), Femia ( Marina di Gioiosa), Marra (Sant’Alessio), Zavettieri (Roghudi), Albanese (Giffone), Arfuso (Cardeto); il presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria, Marra; gli amministratori delegati alla Sanità: Frajia (Caulonia), Murace (Bivongi), Barbieri (San Ferdinando), Randazzo (Bagnara), De Maria (Rosarno), Idone (Campo Calabro), Pellegrino (Siderno), Melito (Villa San Giovanni); il direttore del distretto, dr.ssa Eburnea, il dirigente amministrativo dell’Asp, dr. ssa Roso, l’oncologa, dr. ssa Serranò e il segretario provinciale della FIMMG Reggio Calabria, dr. Biasi.

Mancanza di un’adeguata assistenza territoriale

Il filo conduttore degli interventi dei sindaci provenienti dalle aree interne è stata l’impossibilità di garantire nei territori di rispettiva competenza un’adeguata assistenza territoriale, in alcuni casi per mancanza di guardie mediche, postazioni di continuità assistenziale che funzionano a singhiozzo o carenza di MMG, mentre per i centri più popolosi, come Palmi e Polistena, si è ovviamente discusso del futuro dei presidi ospedalieri e delle costituende case della comunità. Diversi i cambiamenti in atto rispetto alle sopracitate istanze passati in rassegna dalla Dg Di Furia, che ha evidenziato la propria disponibilità costante nel confrontarsi e ascoltare i rappresentanti del territorio. Parlando della continuità assistenziale, la dr. ssa Di Furia ha ribadito l’importanza di questo presidio fondamentale nelle aree remote, rimarcando però la necessità di ragionamenti che non siano di semplice campanilismo, ma puntino ad una proposta riorganizzativa nelle aree più critiche, che miri a garantire il soddisfacimento del bisogno del cittadino non necessariamente nel territorio di appartenenza, ma in un’ottica di ottimizzazione per viciniorità, rendendosi disponibile a sedersi attorno a un tavolo di proposte, cartina alla mano.

Riorganizzazione sanitaria

Per quanto attiene i medici di medicina generale, passando in rassegna la riorganizzazione sanitaria secondo le AFT (aggregazioni funzionali territoriali), secondo la Dg dell’Asp, sempre in un’ottica di miglioramento delle risorse, prioritaria resta la presa in carico del paziente, che sia nel comune di appartenenza o in quello limitrofo. Un passaggio dell’intervento della Di Furia è stato dedicato all’implementazione delle postazioni di prelievo, annunciando la prossima apertura di un presidio a Palizzi, sul modello Bagnara. Si è parlato altresì di case di comunità e ospedali di comunità: a tal proposito, la Dg Di Furia ha evidenziato l’importanza di dare seguito agli interventi previsti dal PNRR, evitando di ripetere gli errori del passato, ovvero di sperperare i soldi dei cittadini, con strutture realizzate, prive di contenuti e poi vandalizzate.

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