Una giornata importante per la sanità catanzarese e, più in generale, per la rete oncologica calabrese. Sono stati ufficialmente inaugurati i nuovi locali ristrutturati del reparto di Radiologia del presidio Ciaccio De Lellis, parte dell’Azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco” di Catanzaro. L’intervento non è stato solo edilizio, ma ha portato con sé un potenziamento tecnologico di rilievo: due acceleratori lineari di ultima generazione e una nuova tac di centratura con intelligenza artificiale.
Un investimento strategico
“Abbiamo investito sul rinnovamento tecnologico, che ha innescato il processo di ristrutturazione dei locali e degli impianti” ha spiegato il commissario straordinario Carbone. “Il nostro obiettivo era il rinnovo degli acceleratori lineari, strumentazioni fondamentali per garantire cure radioterapiche precise ed efficaci“. L’intervento ha permesso di recuperare il bunker 1, inutilizzato da anni, e di adeguare il bunker 3, completando il quadro con una sala tac completamente rinnovata.
Prestazioni in crescita, qualità in aumento
Il reparto è oggi in grado di garantire circa 1.200 prestazioni l’anno, un dato destinato a salire grazie ai nuovi macchinari. La tac di centratura, già operativa, è stata definita dalla primario Elvira Mazzei come “altamente performante“: grazie all’IA, consente di migliorare la qualità delle immagini e ridurre gli artefatti, soprattutto nei pazienti con protesi.
Un polo di riferimento regionale
Il potenziamento del reparto non ha solo un valore sanitario, ma anche strategico. Lo ha sottolineato il consigliere regionale Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia): “Questa è una tappa decisiva per l’hub oncologico della Calabria centrale. Gli acceleratori lineari garantiscono maggiore precisione, rapidità e continuità. È una risposta concreta alla domanda crescente di trattamenti radioterapici“.
170 milioni di euro per Catanzaro
Montuoro ha approfittato dell’occasione per ribadire che le risorse per Catanzaro non sono mai state in discussione. “Il presidente Occhiuto, in qualità di commissario ad acta, ha confermato 170 milioni di euro dell’articolo 20, 40 milioni per l’ospedale Pugliese, 25 milioni per il Policlinico universitario, oltre agli 87 milioni già stanziati dall’Inail. Una cifra che potrebbe ancora crescere”.
L’orizzonte è il nuovo ospedale
Il rilancio della Dulbecco, ha detto Montuoro, è parte di una strategia più ampia: “Ora si guarda al futuro, con la realizzazione del nuovo ospedale, il rafforzamento della sanità territoriale e un piano serio per frenare l’emigrazione sanitaria. Dopo anni di abbandono, la Calabria riparte anche dalla sua capitale sanitaria“.