Un durissimo documento interno dell’INAIL, rivelato da Il Fatto Quotidiano, denuncia l’irregolarità dell’ordinanza firmata dalla Protezione Civile, che affida pieni poteri a Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, per la realizzazione di nove nuovi ospedali nella regione. Il nodo del contendere sono 1,1 miliardi di euro, una cifra imponente che ha fatto scattare l’allarme dell’ente pubblico che assicura i lavoratori: “Consiglio scavalcato e norme senza copertura”, scrive il quotidiano, citando i rilievi contenuti nel carteggio riservato.
L’ordinanza, firmata dal capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano e dal superdirettore Marcello Fiori, prevede poteri straordinari per Occhiuto, nominato commissario unico per la sanità calabrese. Una mossa giudicata “azzardata” dal Consiglio di amministrazione dell’INAIL, che parla di scelte unilaterali, assenza di pianificazione, e persino di possibile squilibrio di bilancio per l’ente.
I fondi: 600 milioni in bilico, torna il “modello Bertolaso”
Secondo Il Fatto Quotidiano, l’INAIL ha già impegnato oltre 600 milioni di euro per la costruzione di cinque delle nove strutture previste. Tuttavia, il passaggio al nuovo modello operativo imposto dall’ordinanza – definito un ritorno al “modello Bertolaso”, con un’unica figura centrale dotata di pieni poteri – solleva gravi perplessità gestionali e contabili.
I dirigenti INAIL denunciano il rischio che l’ente si trovi a sostenere spese per interventi non ancora definiti, senza che siano state rispettate le procedure di approvazione del Consiglio. In sostanza, l’ente potrebbe pagare senza poter gestire direttamente la progettazione e costruzione delle opere.
La critica: nomine, incarichi e spinta politica
Il Consiglio dell’INAIL contesta anche il metodo e le motivazioni politiche alla base dell’ordinanza. Il presidente Fiori viene descritto come “uomo di Occhiuto”, e la scelta di accelerare proprio a ridosso delle elezioni regionali del 2026 viene interpretata come una mossa elettorale.
Nel documento riservato si fa riferimento al rischio di “occupazione politica dell’amministrazione” e a una gestione delle nomine orientata più al consenso che all’efficienza. L’INAIL si dice preoccupato anche per l’impatto su bilancio e stabilità finanziaria: la spesa per i nuovi ospedali, in assenza di una chiara cornice normativa, potrebbe generare squilibri.
Le reazioni: tensione tra governo e tecnici
Ora la palla torna al governo. Il dossier è arrivato a Palazzo Chigi, dove si attendono risposte dal ministro competente. Ma il clima è teso. Secondo Il Fatto Quotidiano, nella relazione del Cda INAIL si evidenzia che l’ordinanza “non rispetta l’equilibrio dei poteri” e viola la normativa vigente in materia di investimenti pubblici e infrastrutture sanitarie.
A complicare tutto, c’è la volontà di Occhiuto di iniziare i lavori prima della prossima campagna elettorale. E in una regione dove molte opere sono rimaste per anni sulla carta, il rischio è che questa nuova accelerazione serva più ai fini della propaganda che della salute dei cittadini.
Una battaglia tra poteri e interessi
Quella che doveva essere una svolta per la sanità calabrese rischia di trasformarsi in uno scontro istituzionale tra tecnici e politica. L’INAIL difende il proprio ruolo di garante delle finanze pubbliche e chiede rispetto delle norme. La Protezione Civile si schiera con il governatore. E sullo sfondo, aleggia lo spettro di elezioni regionali in cui la sanità potrebbe diventare il terreno di scontro decisivo. Intanto, a pagare il prezzo di questo caos, rischiano di essere – ancora una volta – i cittadini calabresi.