Dal match-clou di Scafati si è affermata una certezza definitiva e cioè che la Vibonese di Facciolo, pur meritevole di stazionare nell’alta classifica, non è esattamente alla pari delle prime quattro. Anche in terra campana, infatti, i rossoblù non sono dispiaciuti, ma alla fine ha avuto la meglio una squadra, la Scafatese, imbottita di uomini abituati a vincere.
La superiorità dei gialloblu non si è mostrata soltanto in una migliore qualità individuale e in una compattezza quasi automatica, ma anche in quelle che di solito sono le caratteristiche con cui le compagini meno attrezzate di serie D sopperiscono di fronte ad avversari più quotati, ovvero la grinta, il pressing sistematico e il ricorso ad interventi fallosi, al limite della sportività.
Le prime quattro hanno qualcosa in più della Vibonese
Tant’è, comunque, che Siracusa, Reggina, Scafatese e Sambiase hanno qualcosa in più della Vibonese e in particolare le prime tre una disponibilità economica notevolmente maggiore rispetto a quella vibonese. Le prime quattro hanno poi indubbiamente, in questa stagione, un seguito di pubblico e un calore di tifo, che purtroppo la squadra cara al Presidente Caffo non ha (a proposito, per la prima volta a Scafati, non è stato ostentato quell’inverecondo striscione indirizzato al Presidente) e noi siamo tra quelli che pensiamo che questo handicap ha privato la Vibonese di diversi punti, specie in quegli incontri in cui capitan Favo e compagni avevano bisogno del massimo incitamento per sovvertire il risultato ( in una parola, le sconfitte interne con Reggina, Siracusa, Enna e Igea Virtus).
Stadio senza pubblico, quasi un teatro
Non è bello negli incontri di cartello vedere il Luigi Razza teatro delle coreografie e dei cori dei tifosi avversari, mentre una squadra titolata come la Vibonese viene supportata da quelle poche decine di ragazzi ammirevoli in curva, sovrastati nel numero e nel calore dai tifosi ospiti. Certo, per la matematica ed anche per la forza di molte squadre nelle retrovie, pronte a vendere cara la pelle negli scontri con le prime cinque in classifica (vedi la caduta del Siracusa ad Acireale) gli ipponici potrebbero dire ancora la loro per le primissime posizioni.
Fuori dal podio
Tuttavia, non si può non fare un esercizio di realismo: pur con qualche scivolone imprevisto, siamo dell’idea che il posto d’onore che vale il salto diretto di categoria, se lo contenderanno Siracusa, Reggina e Scafatese; il Sambiase è una piacevole realtà e continuerà ancora a stupirci, ma non ci sembra in grado di seguire il ritmo delle prime tre; la Vibonese è squadra che sa il fatto suo, ma che nei momenti topici viene meno, difettando in concretezza e prediligendo spesso il fioretto, dove può risolvere soltanto la spada. Il campionato resta comunque appassionante. Nessun risultato è scontato in partenza; chi alla fine prevarrà, avrà dato il massimo delle proprie forze e reduce da altrettante battaglie sul campo.