Nel tardo pomeriggio di giovedì 5 marzo, nel flusso delle notizie, compare anche un comunicato – annunciato ed estremamente atteso – che sigla il raggiungimento dell’accordo con con la WTA in cui viene presentato ufficialmente un programma per sostenere le tenniste durante la maternità. Il piano prende il nome di ‘PIF WTA Maternity Fund Program’.
E già nella denominazione c’è la ragione prima del raggiungimento di un progresso civile, ancor prima che sportivo, in cui viene consentito alle pro di poter accedere a un congedo di maternità retribuito e di “benefici completi” fino ai 12 mesi per consentire alle tenniste di avere le garanzie necessarie.
La straordinaria iniziativa in vista della festa delle donne
Una svolta finanziata dal fondo che sta acquisendo sempre più spessore e centralità nell’ambito dell’organizzazione di eventi sportivi in generale, e peso specifico nell’ambito del tennis ospitando in Arabia Saudita l’evento più rilevante della stagione ovvero le WTA Finals, divenendo primo naming partner della classifica del tour, un ruolo che il PIF ricopre anche nella classifica ATP maschile.
Il programma PIF WTA Maternity Fund si svolgerà nell’ambito del più ampio “Family Focus Program” che, secondo l’organizzazione, mira a “consentire alle giocatrici di conciliare la vita familiare con lo sport professionistico”, si legge nel comunicato. Ulteriori indennità garantiranno alle giocatrici che si allontanano dallo sport durante la gravidanza e il post-partum una classifica protetta, fino a tre anni dopo il parto.
I precedenti
Una generazione fa, la maternità era un ostacolo quasi insormontabile per le atlete professioniste. Oggi, invece, molte giocatrici sono riuscite a tornare ai massimi livelli dopo aver avuto figli.
Serena Williams ha ripreso a gareggiare dopo la nascita della sua prima figlia nel 2017, così come Naomi Osaka, Caroline Wozniacki, Elina Svitolina, Belinda Bencic e Taylor Townsend.
Secondo la CNN, la belga Kim Clijsters resta l’unica giocatrice ad aver vinto un titolo del Grande Slam in singolare (Australian Open 2011) dopo essere diventata madre.
Con questa iniziativa, il tennis congedo maternità diventa un tema centrale per il futuro delle atlete, segnando un progresso significativo per l’intero panorama dello sport femminile.