Nel Vibonese si fa sempre più stringente l’argomento “depurazione” in vista dell’estate, soprattutto alla luce di quanto avvenuto lo scorso anno, quando la balneazione è stata fortemente compromessa dai reflui arrivati in mare. Sotto la lente vi sono gli impianti, sottodimensionati rispetto all’utenza da servire, o malfunzionanti. Sull’ampliamento di alcuni depuratori di Vibo Valentia era intervenuta, nel 2023, la Regione, con la predisposizione di oltre 7 milioni di euro per il potenziamento degli impianti siti nelle frazioni Portosalvo e di Piscopio. Sulla questi fondi oggi il consigliere regionale Raffaele Mammoliti (Pd) interroga il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto.
La vicenda
“A quasi un anno dall’accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria sull’adeguamento e potenziamento delle piattaforme depurative site in località Portosalvo e Piscopio – ha affermato Mammoliti – non siamo a conoscenza di quale sia il livello progettuale attuale degli elaborati redatti dai soggetti competenti. Di certo, però, sappiamo che non è stato ancora pubblicato il bando di gara europeo, benché manchino meno di 24 mesi per l’aggiudicazione dell’appalto”.
“Inoltre, il Codice dell’Ambiente prevede all’art.172 il trasferimento al gestore ordinario. Gli impianti gestiti dal Corap in Lca, però, non sono stati ancora trasferiti – ha ricordato l’esponente Dem -, eppure è ormai chiaro da tempo quanto i due depuratori e in modo particolare quello di Portosalvo siano strategici e fondamentali per garantire a un’area ad alta vocazione turistica la gestione del servizio di depurazione e fognario. Evitando così situazioni di emergenza soprattutto nel periodo estivo“.
Finanziamenti a rischio disimpegno
“È inaccettabile che in presenza di fondi stanziati, in questo caso nel 2023, di 7 milioni di euro a valere sul fondo Pnrr, si debba sempre arrivare a ridosso della scadenza – ha tuonato Mammoliti – quindi, al rischio del disimpegno dei finanziamenti La depurazione nel Vibonese non è efficace con le conseguenze immaginabili per l’inquinamento del nostro territorio e delle nostre coste. Sicuramente i problemi esistenti, abbastanza complessi, sono frutto di decenni di trascuratezza e, per tale ragione, non si possono accettare acriticamente ulteriori ritardi o sottovalutazioni. Occorre agire con sollecitudine al fine di assumere importanti e urgenti provvedimenti“.