13 Maggio 2025
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Calabria

Operazione contro le scommesse sportive illegali, tornano in libertà Chiera e Zannino: erano ai domiciliari nel Vibonese

Accolte le tesi dell’avvocato Sandro D’Agostino che sin dal dall’interrogatorio di garanzia aveva chiesto al Gip di rivedere il proprio operato e la propria decisione

Il Tribunale del Riesame di Messina ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare che aveva raggiunto Antonella  Chiera e Domenico Zannino, in forza della quale i due erano ristretti in regime di arresti domiciliari a Soriano Calabro nel Vibonese.

Un’associazione a delinquere mediante l’utilizzo di piattaforme online

Entrambi difesi dall’avv. Sandro D’Agostino, il legale fin dall’interrogatorio di garanzia aveva chiesto al Gip di rivedere il proprio operato. Le indagini hanno ricostruito l’operatività, dal 2022 ad oggi, di un’associazione per delinquere, dedita principalmente alla raccolta di scommesse sportive clandestine a quota fissa e gioco d’azzardo, mediante l’utilizzo di piattaforme di gioco on-line illegali; nonché al successivo reimpiego degli ingenti profitti ricavati, grazie a compiacenti presta nomi, ai quali sono stati trasferiti, in modo fraudolento, beni e denaro. L’ordinanza del Gip aveva disposto misure di custodia cautelare, fra carcere e arresti domiciliari, per 22 persone coinvolte nell’operazione coordinata dalla Procura di Missina ed eseguita due settimane fa dalla Guardia di Finanza.

La promessa di vincite più alte rispetto ai canali ufficiali

L’organizzazione, secondo quanto sostenuto nell’impianto accusatorio, avrebbe sviluppato dal 2022 un giro di scommesse sportive clandestine a quota fissa, attraverso piattaforme di gioco online illegali, per poi reimpiegarne i profitti utilizzando dei prestanome. Attraverso la gestione formale di punti vendita e Ricarica (Pvr), che operavano sotto il marchio di piattaforme legali, il gruppo avrebbe attirato  clienti, promettendo vincite più alte rispetto ai canali ufficiali. All’interno di queste sale, ha sostenuto la Procura, sarebbe stata quindi proposta l’opzione di giocare su computer dedicati, collegati a piattaforme illegali, identificate dall’estensione “.com”, anziché la legale “.it”.

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