Riflettori ancora accesi sull’ospedale Jazzolino di Vibo, dopo le numerose polemiche in ordine ai lavori di adeguamento sismico finanziati dal Pnrr che non sembrano essere ancora sopite. I lavori, che saranno cantierati i primi di marzo e proseguiranno per diversi mesi, comporterebbero lo spostamento del blocco operatorio, da fine estate e per un massimo di 4 mesi, nella clinica privata Villa dei Gerani, scelta non condivisa da parte della politica e dell’opinione pubblica. Ieri a gettare acqua sul fuoco è stato il commissario Asp Gandolfo Miserendino, che ha partecipato alla visita allo Jazzolino dei vertici regionali del Partito democratico, occasionata dal “tour” dei dem calabresi nelle strutture sanitarie.
La speranza nel nuovo nosocomio
Miserendino ha ribadito quanto già ufficializzato, nei giorni scorsi, dalla terna commissariale Asp, ossia che i lavori inizieranno senza bisogno di dover trasferire i reparti: lo spostamento del blocco operatorio avverrà solo in seguito, quando gli interventi interesseranno l’interno della struttura. In ogni caso, se il governatore della Calabria e commissario ad acta alla sanità, Roberto Occhiuto, dovesse riuscire nel suo intento di convertire i finanziamenti Pnrr per le opere in questione in fondi Fsc i tempi di esecuzione dei lavori non sarebbero più stringenti e (forse) gli interventi potrebbero coincidere con l’apertura del nuovo ospedale, ragion per cui non si avrebbe bisogno di avvalersi della struttura privata individuata. Previsione troppo ottimistica?
A caccia di direttori
Ma le conseguenze della cantierizzazione dell’ospedale non costituiscono la principale preoccupazione dei commissari. A suscitare apprensione nella triade è ben altro. Si sta provando a risollevare le sorti della sanità vibonese focalizzandosi su dipartimenti e strutture dell’Asp, molti dei quali sono da tempo senza dirigenti. E ancora, si vuole tentare di incrementare il personale sanitario ad ogni livello: le gravi carenze, infatti, stanno pregiudicando l’apertura di molti presidi che potrebbero dare supporto ai nosocomi e alle realtà territoriali. Si sta mettendo mano, inoltre, al provveditorato, struttura che si occupa di appalti. come spiegato dal commissario Gianluca Orlando, infatti, risultano carenze di procedure e di regolamenti.