Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Corrado Antonio L’Andolina, ha voluto condividere un resoconto profondo di un’esperienza che lo ha portato a contatto diretto con il tessuto più intimo del territorio. Dal novembre scorso, L’Andolina ha intrapreso un viaggio di circa 900 chilometri, percorrendo ogni singola strada provinciale e visitando tutti i 50 comuni del vibonese. Un’iniziativa che gli ha permesso di toccare con mano le diverse realtà locali, osservando da vicino le criticità infrastrutturali, talvolta “acute”, ma anche la “dignità dell’impegno dei sindaci e dell’Ufficio Viabilità della Provincia”.
Il presidente ha evidenziato la fragilità dei collegamenti, non sempre adeguati a garantire servizi essenziali, ma ha anche sottolineato la “attenzione e cura” con cui, nonostante le difficoltà, le arterie stradali vengono mantenute vive e transitabili. Questo tour non è stato solo un’ispezione tecnica, ma un’occasione per un confronto autentico con la realtà quotidiana dei cittadini.
Nuove relazioni oltre le partigianerie
Oltre alle infrastrutture, il viaggio del presidente L’Andolina è stato un’esperienza ricca di incontri umani. “In ogni comune mi avete accolto con cortesia, calore e, in molti casi, con una generosità che mi ha profondamente colpito” ha scritto L’Andolina. Il “senso di umanità” vissuto gli ha permesso di intrecciare non solo questioni legate alla viabilità, ma anche relazioni personali significative. “Ho stretto nuove amicizie, al di là di ogni schieramento politico, con un forte spirito di coesione” ha rivelato, evidenziando come il contatto diretto possa superare le barriere partitiche in nome del bene comune.
Ad ogni tappa, il dialogo con i tecnici dell’Ufficio Viabilità è stato puntuale e costruttivo. Un confronto sistematico per segnalare criticità, tradurre le osservazioni dei sindaci in richieste concrete e individuare le priorità di intervento. L’Andolina ha inoltre riconosciuto la “dignità dell’impegno dei sindaci”, che in situazioni spesso precarie “hanno continuato a custodire la speranza e a promuovere azioni a tutela delle proprie comunità”.
Trasparenza negli investimenti e conoscenza diretta
Uno degli aspetti più innovativi del tour è stata la trasparenza nella comunicazione degli investimenti. Il presidente ha dedicato tempo ed energie a illustrare, comune per comune, gli investimenti passati, quelli in corso e quelli in programma. Per la prima volta, grazie a “schede trasparenti elaborate dall’ingegnere Maria Conocchiella in collaborazione coi dipendenti tutti dell’Ufficio Viabilità”, è stato presentato un quadro puntuale: ogni intervento associato alla legge e ai fondi che lo finanziano.
Un principio guida di questo approccio è stata l’equità: “Allo spirito di equità non è sfuggito alcun territorio: nessun Comune è stato escluso, almeno da un finanziamento, per le strade che lo attraversano”. Questa filosofia garantisce una distribuzione capillare delle risorse, evitando disparità.
Da questo percorso, conclude L’Andolina, è emersa “chiaramente l’esperienza amministrativa: una sfida delicata ma esaltante, un’occasione per conoscere – a fondo – le strutture, le criticità, ma anche le potenzialità delle nostre comunità”. Ma ciò che più conserverà nel cuore è l’aspetto umano: “qualcosa che conserverò nel cuore, oltre l’incarico, che – anche se cessasse oggi – sarebbe per sempre parte viva della mia storia”.
Il presidente ha scelto di non soffermarsi sui limiti attuali – come il bilancio strutturalmente deficitario o l’insufficienza dei fondi per interventi strutturali – né di elencare i numerosi risultati conseguiti, promettendo un’analisi puntuale e completa a breve. Oggi, la priorità è “condividere con voi la gioia della conoscenza diretta; il peso e l’urgenza di disagi evidenti che richiedono ancora tanto impegno; la certezza che la dignità istituzionale della Provincia può continuare a produrre speranza e risultati concreti su tutto il territorio”.
Il messaggio finale è un ringraziamento sincero per quanto “condiviso, vissuto e costruito”, con la consapevolezza che “al di là dei chilometri percorsi… restano le persone incontrate. È lì che abita il senso profondo di ogni amministrare”. Un viaggio che ridefinisce il ruolo dell’amministratore, ponendo l’umanità e il contatto diretto al centro dell’azione politica.