Aggressioni a sanitari in ospedali e pronto soccorso: qualcosa d più consistente e, soprattutto, conducente sul piano delle azioni preventive, si muove. Arrivano dal prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, le parole che inducono all’ottimismo.
Coinvolti anche gli istituti di vigilanza privati
“Sulle aggressioni a medici ed operatori socio sanitari in ospedale – afferma De Rosa – stiamo lavorando ad un protocollo d’intesa con le forze dell’ordine e i responsabili dei nosocomi che firmeremo nella prossima seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per innalzare i livelli di sicurezza e di prevenzione coinvolgendo anche gli istituti di vigilanza privati”.
Gli ospedali prescelti
De Rosa, inoltre, fa sapere che “attiveremo un sistema di allerta rapida, un monitoraggio periodico e un disciplinare tecnico operativo ferma restando la presenza dei nostri operatori ai posti di polizia dedicati. Saranno interessati gli ospedali Pugliese-Ciaccio, Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, quello Civile di Soverato e quello di Soveria Mannelli”.
L’ultimo episodio qualche giorno fa a Lamezia
L’annuncio del prefetto giunge a pochi giorni dall’ultimo (l’ennesimo) episodio di violenza contro sanitari sul posto di lavoro. Qualche giorno addietro, infatti, un 24enne di origine marocchina (poi arrestato dai carabinieri) ha aggredito due medici cubani e alcuni infermieri al pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme. Il fattaccio si è verificato mentre gli operatori del nosocomio lametino si stavano prendendo cura del giovane che manifestava segni derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti. Sottoposti a cure, hanno riportato conseguenze con una prognosi da 5 a 15 giorni.