19 Aprile 2025
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Calabria

Usura ed estorsioni a Catanzaro, tre arresti. Tassi fino al 600% e minacce alle vittime (NOMI-VIDEO)

Secondo l'accusa attiva dal 2000 una rete criminale operante nel capoluogo di regione. Il comandante Manno: "Chi è vittima denunci, lo Stato c’è e può aiutare con i fondi antiusura"

Tre persone gravemente indiziate dei delitti di usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, estorsione ed autoriciclaggio, sono state raggiunte da una misura cautelare emessa dal Tribunale di Catanzaro ed eseguita questa mattina dai militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro. Disposto il carcere per Carlo Francesco Procopi. Domiciliari per Giuseppe Procopi e Daniele Masciari.

Le indagini

Le indagini della Procura di Catanzaro, con l’aiuto del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, hanno consentito di accertare l’esistenza di una presunta attività di concessione prestiti, a tassi usurai, esercitata stabilmente dal principale indagato, nella città di Catanzaro a partire dai primi anni 2000. Accertati diversi episodi in cui gli indagati avrebbero preteso la restituzione del denaro attraverso violenze e minacce e facendo leva su presunti legami con ambienti criminali.

Tassi di interesse fino al 600% annuo

I tassi di interesse accertati nel corso delle investigazioni sono risultati essere ampiamente al di sopra della usurarietà, arrivando in un caso fino al 600% su base annua. Per Carlo Francesco Procopi, principale indagato, anche l’accusa di autoriciclaggio avendo in un’occasione reimpiegato – secondo l’ipotesi accusatoria – un’automobile sottratta ad una vittima nell’attività di vendita di auto da lui gestita.

L’appello del comandante Manno

“Le indagini – ha spiegato il Comandante della Gdf di Catanzaro Pierpaolo Manno – hanno disvelato un fenomeno insidioso, quello del reato di usura, capace di inquinare l’economia legale e far emergere il disagio non solo di imprenditori onesti ma anche di famiglie che vivono in questo periodo di sfavorevole congiuntura economica. L’auspicio è che l’inchiesta possa stimolare quella parte di cittadini calabresi oppressi dagli usurai a rivolgersi alla Guardia di finanza alle forze dell’ordine e alle istituzioni preposte a concedere le forme di tutela previste dal legislatore in tema di accesso ai meccanismi di salvaguardia rappresentati dai fondi antiusura”.

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