6 Novembre 2025
14.1 C
Calabria
Banner Calabria 7

Non negarono l’accesso ai documenti, il tribunale assolve l’ex sindaco di Praia a Mare e due funzionari comunali

Non luogo a procedere a Paola per l'ex primo cittadino Antonio Praticò, l'ex segretaria Rosa Santoro e l'ex responsabile tecnico Andrea Avenà. Cadono le accuse sull'omessa consegna di documenti comunali

La vicenda giudiziaria che ha tenuto banco per anni nella politica di Praia a Mare si è conclusa con una piena assoluzione per gli ex amministratori e funzionari coinvolti. Il Tribunale di Paola ha infatti emesso una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti dell’ex sindaco, Antonio Praticò, dell’ex segretaria comunale, Rosa Santoro, e dell’ex responsabile dell’Area Tecnica Urbanistica, Andrea Avenà.

La genesi del procedimento risale al lontano 2018 e affonda le radici in un aspro confronto politico locale. A innescare il caso fu l’istanza di accesso agli atti presentata dalla consigliera comunale di minoranza Maria Pia Malvarosa, esponente del gruppo Noi per Praia. L’obiettivo era chiaro e legittimo: ottenere la copia dell’elenco – originariamente redatto dall’Intendenza di Finanza – che censiva i terreni comunali occupati da privati. Un’azione di vigilanza pienamente riconosciuta ai consiglieri comunali dall’articolo 43 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL).

Il fantasma dell’ostruzionismo: l’accusa iniziale

Secondo la tesi iniziale della Procura, l’ex sindaco Praticò, in concorso con i funzionari Santoro e Avenà, avrebbe scientemente ostacolato l’attività ispettiva della minoranza. L’accusa puntava sul ritardo o sul vero e proprio diniego nella consegna dell’elenco degli intestatari dei lotti soggetti alla cosiddetta Legge 133/1983. Un comportamento che, per l’impianto accusatorio, avrebbe impedito alla consigliera Malvarosa di esercitare appieno le sue prerogative di controllo sulla gestione del patrimonio pubblico e dell’area demaniale.

La richiesta di quei documenti, all’epoca dei fatti, si era trasformata in un momento di elevatissima tensione politica tra maggioranza e opposizione, divenendo il simbolo della lotta per la trasparenza nella gestione comunale.

Nessuna omissione, nessun abuso

Il processo, tuttavia, ha operato una ricostruzione fattuale differente e ha demolito l’impianto accusatorio. Il collegio giudicante del Tribunale di Paola ha infatti accolto integralmente la linea difensiva. La sentenza letta in aula ha stabilito in modo inequivocabile che non vi fu alcuna intenzione o azione mirata a bloccare la consegna degli atti, né da parte di Praticò né da parte dei due funzionari comunali.

Le argomentazioni portate avanti dal pool difensivo – composto dagli avvocati Sabrina Mannarino (per Avenà), Roberto Le Pera e Francesco Cristiani (per Praticò), e Luigi Crusco (per Santoro) – sono state accolte in toto.

Il Tribunale ha concluso che la verità processuale è più semplice di quanto prospettato: non vi fu nessuna omissione e nessun abuso. Solo una richiesta di documenti che, in quel preciso momento, risultavano non disponibili e un’amministrazione che, nei fatti, si è attenuta scrupolosamente alla legge e alle procedure.

Uno dei difensori, subito dopo la lettura della sentenza, ha rilasciato una dichiarazione stringata ma significativa: «Questa decisione ristabilisce verità e serenità dopo anni di malintesi e accuse prive di fondamento».

ARTICOLI CORRELATI

Banner Bookmakers AAMS

ULTIME NOTIZIE