Vibonese-Vigor Lamezia ovvero come rimettere la chiesa al centro del villaggio senza se e senza ma. La squadra rossoblu non poteva permettersi un ulteriore battuta d’arresto e consapevole di questo, ha sciorinato una partita di alto livello, aggiudicandosi il tradizionale derby con i biancoverdi lametini, che poco o nulla hanno potuto fare contro Balla e compagni, dimostratisi superiori in ogni zona del campo e limitati nel numero delle segnature dalla grande prova del portiere Ianni.
Esposito guida, la squadra esegue
Ancora una volta Esposito impartisce le giuste direttive e guida la squadra dalla panchina con grande abilità, ma la vittoria nel derby del golfo oggi è scaturita soprattutto dalla determinazione, dall’intensità e dalla maggiore qualità dei singoli che la compagine rossoblu può attualmente vantare rispetto ai cugini lametini, rimasti soccombenti nel 90% dei duelli e a corto di soluzioni dinanzi a un pressing asfissiante e a un fraseggio da capogiro.
Il capolavoro di Di Gilio
Il primo gol di Di Gilio è paradigmatico: il centrocampista vibonese si beve quattro uomini sulla trequarti e lascia partire un tiro tanto potente quanto preciso che sblocca la partita. I vibonesi sanno poi amministrare con sicurezza il match e sanno come e quando imprimere le giuste accelerazioni, sotto la regia di un sopraffino e immarcescibile Bucolo.
Castillo inventa, Musy ringrazia
E la seconda segnatura di Musy è appunto figlia di questo atteggiamento: questa volta è Castillo (sempre più il valore aggiunto della Vibonese) che si fa dare palla sulla fascia, supera di slancio il giovane Guerrisi e dalla linea di fondo serve su un piatto d’argento lo spagnolo, che deve solo depositare in rete.
Balla e Musy, il film che si ripete
Anche il primo gol di Musy è un film già visto, coprodotto con il capitano Balla: Besmir crossa e Mario incorna, svettando su tutti.
Classifica corta, ambizioni lunghe
Con il ritorno alla vittoria, la Vibonese avvicina la vetta della classifica, distante solo quattro punti, anche se lo spiccato equilibrio del torneo la vede al sesto posto. Quello che conta però sono i continui progressi nella compattezza di squadra e la conferma di un approccio alla gara propositivo, che ha fatto riavvicinare una buona fetta di pubblico e rimane la cifra distintiva di un complesso rimessosi in piena corsa per scrivere una stagione da protagonista.
