3 Dicembre 2025
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Calabria

Due anni dopo l’incendio negli alloggi Aterp: Il sindaco di Olivadi denuncia: “Promesse bruciate come le case”

Il rogo costrinse sei famiglie a lasciare le abitazioni popolari, nessun intervento di recupero è stato avviato. Il primo cittadino stigmatizza "l’inerzia degli enti competenti" e chiede "risposte immediate"

Il rogo divampato negli alloggi Aterp di Olivadi, nel Soveratese, è ormai un ricordo lontano nel tempo ma ancora drammaticamente presente nella vita delle famiglie evacuate. Quasi due anni dopo, gli edifici non mostrano alcun segno di recupero e, a quanto denuncia il Comune, non risulta nemmeno avviata una progettazione per la messa in sicurezza o il ripristino dei manufatti.

Le numerose sollecitazioni inviate dal sindaco Nicola Malta agli uffici competenti non avrebbero prodotto alcun passo avanti. Un immobilismo che pesa sulle sei famiglie costrette a lasciare in fretta e furia quelle che erano le loro case.

La denuncia del sindaco Malta

Il primo cittadino non nasconde la frustrazione: “Tutto è fermo, tutto tace – afferma Malta – in primis le tante promesse di un eventuale recupero dello stabile, promesse che avevano lasciato sperare l’amministrazione e le famiglie che attendono di rientrare nelle proprie abitazioni, dove hanno lasciato sacrifici e ricordi di una vita. Promesse andate in fumo proprio come le case“.

Il rogo del 22 gennaio 2023

Era il 22 gennaio 2023 quando, in una palazzina popolare di tre piani in via Paraspiti, un incendio partito dall’area cucina di un appartamento si propagò rapidamente nell’ingresso del vano scala, danneggiando anche il portone dell’alloggio adiacente. La relazione dei Vigili del fuoco, intervenuti sul posto con 13 unità, descriveva un quadro critico: le operazioni di spegnimento misero in evidenza lo sfondellamento delle pignatte, il distacco degli intonaci del solaio soprastante l’appartamento in cui erano divampate le fiamme, oltre alla completa combustione dell’impianto elettrico, degli elettrodomestici e degli arredi interni. A scopo precauzionale, le autorità emisero una diffida e ordinarono l’evacuazione per sei nuclei familiari, costretti a lasciare gli alloggi da un giorno all’altro.

Un intervento che non arriva

Nonostante la gravità dei danni certificati nella relazione tecnica dei Vigili del fuoco, l’immobile attende ancora una decisione sulla sorte strutturale e sul possibile recupero. Dopo quasi due anni, la comunità di Olivadi continua a chiedere risposte concrete su un intervento rimasto, finora, sulla carta.

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