Negli ultimi anni, le diagnosi di disturbi dello spettro autistico (DSA) sono in costante aumento in Italia. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, circa 1 bambino su 77 nella fascia 7–9 anni riceve oggi una diagnosi. Tuttavia, questa crescita non si accompagna a un adeguato potenziamento dei servizi.
Antonello Talerico, consigliere comunale di Catanzaro, sottolinea che in Calabria la situazione è particolarmente critica: la carenza di neuropsichiatri infantili, psicologi specializzati, terapisti della neuropsicomotricità ed educatori qualificati impedisce un percorso educativo e terapeutico stabile e continuativo.
Difficoltà nella presa in carico e nella scuola
Talerico evidenzia che la mancanza di strutture e personale comporta diagnosi tardive, ritardi nell’avvio dei progetti terapeutici e famiglie costrette a rivolgersi al privato o a centri fuori regione, quando possono permetterselo.
Nel contesto scolastico, nonostante le normative sull’inclusione, la realtà è distante dagli standard previsti. La carenza di educatori specializzati, logopedisti e assistenti all’autonomia, unita a contratti precari e poche ore settimanali, rende spesso impossibile garantire un supporto reale. In molti casi, genitori devono intervenire personalmente per l’igiene o la cura del proprio figlio, violando il diritto allo studio e la dignità dei bambini.
Una rete necessaria e il ruolo delle università
Secondo Talerico, è urgente costruire una rete di centri diurni e socio-educativi, stabilizzare gli educatori nelle scuole e garantire un monitoraggio pubblico delle liste d’attesa, dei bambini presi in carico e degli organici dei servizi. Fondamentale è anche coinvolgere associazioni e famiglie in una cabina di regia regionale sull’autismo, per garantire continuità e qualità degli interventi.
Le università calabresi, aggiunge Talerico, possono giocare un ruolo strategico formando nuove professionalità nelle discipline carenti sul territorio.
Verso un forum di ascolto
Per affrontare queste criticità, Antonello Talerico annuncia l’organizzazione, nelle prime settimane del 2026, di un forum/convegno di ascolto insieme ad associazioni e famiglie. L’obiettivo è proporre soluzioni concrete all’assessore regionale alle Politiche sociali, Pasqualina Straface, confidando nella sua sensibilità per trasformare le proposte in azioni efficaci.



