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10 Dicembre 2025
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Disinquinamento dell’Angitola, via al primo cantiere: firmato il contratto e avviati ufficialmente i lavori

Daffinà: “Si parte da Francavilla, ma le risorse per tutti i comuni dell’area sono già state garantite. Obiettivo: un piano unitario di depurazione e la fine dell’infrazione europea”

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Il progetto di disinquinamento dell’Angitola entra finalmente nella fase operativa. Dopo l’aggiudicazione dei lavori avvenuta in estate, nella sede della Cittadella regionale è stato sottoscritto il contratto d’appalto con l’impresa esecutrice, la Cisaf Spa, cui è stata contestualmente affidata anche la consegna del cantiere. Il subcommissario alla depurazione Antonino Daffinà, impegnato da mesi in un lavoro continuo e serrato, definisce questo passaggio “uno step iniziale fondamentale” nel percorso di risanamento dell’intera area dell’Angitola.

Un intervento strategico da oltre 6 milioni di euro

L’opera ha un valore chiave nel programma di riqualificazione ambientale della zona settentrionale della provincia di Vibo. L’investimento complessivo supera i 6,3 milioni di euro, con un importo a base d’asta di circa 4,3 milioni poi rideterminato a seguito del ribasso. L’intervento riguarda il completamento delle reti fognarie e il potenziamento e adeguamento del depuratore consortile di Francavilla Angitola, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle acque e generare ricadute positive sull’intero bacino costiero vibonese, un’area ad alta vocazione turistica e caratterizzata da una forte presenza abitativa.

Tempistiche rispettate: cantieri aperti nel rispetto del cronoprogramma

La struttura subcommissariale, insieme al rup Giulio Palma, ha rispettato pienamente il cronoprogramma originario. Dal luglio 2024 all’inizio del 2025 si è passati dall’approvazione del progetto esecutivo all’aggiudicazione dell’intervento, fino alla cantierizzazione attuale. I lavori avranno una durata stimata di poco meno di 14 mesi, con l’obiettivo di chiudere il cantiere entro la fine del 2025 e avviare una gestione depurativa finalmente moderna ed efficiente.

Interventi anche negli altri comuni: risorse già reperite

Il progetto non riguarda soltanto Francavilla. Il piano complessivo abbraccia anche i comuni di Filadelfia, San Nicola da Crissa, Maierato e Polia, per i quali il subcommissario Daffinà – in sinergia con il commissario Fabio Fatuzzo – ha già individuato le risorse necessarie, grazie agli accordi che utilizzano fondi del Fondo sociale di Coesione. Il Governo ha inoltre assegnato ulteriori 5,8 milioni di euro, che consentiranno di intervenire in modo strutturale in tutti gli altri centri ancora in attesa di adeguamento.

Daffinà: “Un new deal per il territorio vibonese”

Per Daffinà, il disinquinamento dell’intero comprensorio dell’Angitola rappresenta “uno dei principali traguardi posti sin dal primo giorno di incarico”. Il subcommissario sottolinea come la partenza da Francavilla sia solo il primo passo di un percorso che mira a un’azione coordinata: un’operazione capace di segnare un vero new deal per i territori interessati, soprattutto quelli più esposti alle ricadute della procedura d’infrazione europea e alle criticità legate alla depurazione.

Adeguare i sistemi depurativi dei comuni affacciati sulla costa tirrenica vibonese, osserva Daffinà, significa non solo tutelare l’ambiente ma rafforzare un’area strategica anche dal punto di vista turistico. L’obiettivo della struttura commissariale è infatti quello di restituire “una visione unitaria della depurazione”, in grado di garantire benefici certi, una gestione integrata e un futuro finalmente fuori dalle emergenze.

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