Dieci condanne e sette assoluzioni sono state sentenziate dal gup del Tribunale di Catanzaro Luca Bonifacio per 17 imputati giudicati con rito abbreviato nel processo โExclusiveโ,ย nato da unโinchiesta della Dda di Catanzaro, che punta a svelare lโesistenza di un gruppo criminale dedita al traffico, allaย detenzione e cessione di cocaina, hashish, marijuana e del tipo skunk, veicolate da unโassociazione operativa nei territori diย Soverato, Montepaone, Petrizzi e San Vito sullo Ionio.
Un gruppo che si riforniva aย Caulonia e Siderno, ma anche nellaย zona sud di Catanzaro, in particolare nel fortino rom di Viale Isonzo, che avrebbe avuto contatti con โnarcosโ attivi aย Malta. Le pene piรน alte sono state inflitte al dominus della presunta associazioneย Antonio Scarfรฒ,ย al suo braccio destroย Claudio Castanรฒ e il luogotenenteย Antonio Costantino.ย
Le condanne e le richieste di pena
In particolare il gup ha condannatoย Antonio Costantino, residente a Caulonia, a 15 anni, 8 mesi, 20 giorni di reclusione (il pm ha chiesto in aula 14 anni e 8 mesi);ย Antonio Scarfรฒ, di Montepaone, 14 anni e 6 mesi (il pm 16 anni e 8 mesi);ย Claudio Castanรฒ, di San Vito sullo Ionio, 14 anni e 2 mesi (il pm 14 anni);ย Alessandro Otello Vitrรฒ, di San Vito sullo Ionio, 1 anno e 6 mesi (il pm 6 anni e 8 mesi), per lui difeso dallโavvocato Vincenzo Cicino con la collaborazione dellโavvocato Carmen Chiefari รจ crollato il reato associativo;ย Massimo Alj, residente a Petrizzi, 7 anni, un mese e 20 giorni (il pm 8 anni);ย Alessandro Galati, residente a Montepaone 6 anni, 9 mesi e 10 giorniย ย (il pm 6 anni e 8 mesi);ย Luisa Gallace,ย di Badolato, 4 anni e 8 mesi (il pm 6 anni e 8 mesi);ย Andrea Signorelli, detto Musciu, residente a Petrizzi, 6 anni e 8 mesi (il pm 5 anni e 4 mesi);ย Vito Barbieri,ย alias Pirilli, residente a San Vito sullo Ionio, 10 anni e 20 giorni (il pm 11 anni e 8 mesi);ย Raffaele Dornio, di Catanzaro, 1 anni, 4 mesi e 4mila euro di multa (il pm 1 anno e 4 mesi).ย
Le assoluzioniย
ย Sono stati assoltiย Salvatore Chiavetta, inteso Turi, di San Vito sullo Ionio, come richiesto in aula dal pm Domenico Assumma e dallโavvocato difensore Vincenzo Cicino (con la collaborazione della dottoressa Maria Caterina Cicino);ย Giovanni Mantello, inteso Gianni, di Catanzaro, (difeso dallโavvocato Giovanni Russomanno) e nei cui confronti il magistrato in aula ha invocato una pena a 8 mesi di reclusione. E ancora il gup ha assolto per non aver commesso il fattoย Gianluca Aquilotti, di Chiaravalle Centrale, difeso dallโavvocato Fabio Tino;ย Vincenzo Iofrida, di Catanzaro;ย ย Domenico Maida, di Chiaravalle Centrale, rispetto al quale il pm ha invocato 6 mesi di reclusione;ย Moreno Tortorelli, di Monza, nei cui confronti invece il pubblico ministero ha invocato 1 anno e 10 mesi;ย Alberto Carรจ, di Melito Porto Salvo, rispetto al quale il magistrato in aula ha chiesto 8 anni di reclusione. ย
Il presunto capo dellโassociazione
Il dominus della presunta associazione, con il ruolo di dirigente, organizzatore e finanziatore, per la Dda, รจ Antonio Scarfรฒ, inteso come Totรฒ, 59 anni, nato a Siderno ma residente a Caulonia. Secondo lโaccusa sarebbe lui la โcernieraโ della criminalitร organizzata con base nella Locride, dalla quale procurava le partite di droga da trasportare nel Catanzarese e da distribuire ai vari pusher del sodalizio sparsi tra Soverato, Montepaone, San Vito e Petrizzi. Tempi, quantitร e prezzi da adottare sarebbero stati decisi proprio da Scarfรฒ. โLui , scrive il gip nellโordinanza, gestisce la casta del gruppo e in tale veste riscuote dal luogotenente di zona i proventi del traffico illecito che destina in parte allโacquisto di nuove forniture di sostanze stupefacente e riconosce ai pusher del gruppo una quota dei proventi derivanti dalle vendite al dettaglioโ. Tra i compiti di Scarfรฒ ci sarebbero stati anche il sostentamento degli adepti catturati dalle Forze dellโordine, ristretti in carcere e il mantenimento delle loro famiglie con il relativo sostegno alle spese legali.
Il braccio destro del โcapoโ
Alla destra del capo, secondo le risultanze investigative, Claudio Castanรฒ, 51 anni di Montepaone, arrestato nel 2021 a Malta. Per gli inquirenti รจ lโuomo di fiducia di Scarfรฒ, il luogotenente che gestiva direttamente il territorio di Soverato e dintorni nel traffico di droga. Al suo fianco agiva e operavaย Antonio Costantino, detto Antonello, 34 anni di San Vito allo Jonio. Insieme distribuivano ai pusher del sodalizio le partite di droga da destinare allo spaccio e si occupavano della raccolta del denaro da consegnare al โloro capoโ, Antonio Scarfรฒ. Se Castanรฒ era il luogotenente, Costantino era invece lโintermediario tra i vertici del gruppo e i pusher: โProcura e distribuisce, sottolinea il giudice nellโordinanza,ย ย ai membri del sodalizio schede sim โcriptateโ, intestate a cittadini extracomunitari, destinate esclusivamente alle comunicazioni relative al traffico illecito dellโassociazioneโ. Per trasportare la droga da un posto a un altro e per muoversi rischiando il meno possibile, lโorganizzazione si sarebbe avvalsa anche di alcune auto dotate di vani doppio-fondo dentro i quali veniva nascosta la sostanza stupefacente. Utilitarie per non dare troppo nellโocchio ma anche Mercedes o Bmw.
Iย ruoli e le zone di spaccio
Massimo Aljย sarebbe il pusher deputato principalmente allo spaccio nella zona di residenza e la โlonga manusโ di Costantino, attivo anche su Montepaone.ย Riccardo Mercurioย รจ stato individuato come partecipe allโassociazione e come spacciatore di marijuana e cocaina per conto del sodalizio a Montepaone.ย Vito Barbieri,ย si sarebbe occupato invece dello spaccio al dettaglio a San Vito sullo Jonio curando i rapporti con gli altri pusher. โEโ persona di fiducia โ sostiene il gip โ poichรฉ a lui รจ affidata la sicurezza dei luoghi di deposito delle sostanze stupefacentiโ.ย Alessandro Galatiย avrebbe gestito lo spaccio al dettaglio della marijuana nella piazza di Montepaoneโ. Lโindagine ha avuto inizio dopo la perquisizione eseguita nel novembre 2020 nel domicilio di Antonio Costantino, dove i carabinieri avevano rinvenuto buste di plastica da sottovuoto contenenti residui di marijuana e un foglio con appunti manoscritti. Allโinterno vi erano dei dati della contabilitร relativa a un traffico di stupefacenti. In particolare, il manoscritto conteneva una lista di nomi, molti dei quali giร noti ai carabinieri, con accanto una cifra che, evidentemente, indicava il debito in corso derivante da precedenti acquisti di droga. Un puzzle che gli inquirenti hanno ricostruito nel dettaglio, tassello dopo tassello e che hanno portato gli indagati a diventare imputati (g. p.).
ย Il collegio difensivo
Sono impegnati nel processo oltre agli avvocati Vincenzo Cicino, Giovanni Russomanno e Fabio Tino, Mimmo Calabretta, Giuseppe Spinelli, Matteo Caridi, Annamaria Modugno, Luigi Antonio Fioresta, Antonio Stivaia, Giovanni Merante, Sergio Callipari, Francesco Trasimeni.ย