25 Novembre 2025
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Calabria

Aggressione arbitro 17enne nel Vibonese, la denuncia dell’Aia: “Misure concrete a protezione dei nostri tesserati”

La sezione di Locri ha messo in evidenza l'accaduto: si tratta del terzo episodio del 2025. Nella lettera si segnale che "è un gesto inaccettabile, un attacco diretto alla dignità e alla sicurezza"

Un arbitro diciassettenne è stato violentemente aggredito da un calciatore in Calabria. L’episodio, denunciato dall’Associazione Italiana Arbitri (AIA) – Sezione di Locri (Reggio Calabria), è avvenuto il domenica sul campo sportivo del comune vibonese di Francica, durante la partita di Seconda Categoria tra la squadra locale e l’U.S. Girifalco.

La dinamica dell’aggressione e i danni riportati

Secondo quanto denunciato dalla Sezione AIA di Locri, il giovane direttore di gara è stato colpito “violentemente al volto con più pugni” da un calciatore del Francica a seguito di una decisione arbitrale.

L’arbitro è caduto a terra riportando escoriazioni e la rottura dell’orologio tecnico. Al momento dell’episodio erano presenti il presidente dell’AIA di Locri, Anselmo Scaramuzzino, e l’osservatore Domenico Pelle.

Le criticità segnalate alle istituzioni

Nella lettera inviata alle istituzioni, l’AIA ha segnalato anche la presenza sul posto di “due carabinieri, ai quali è stato chiesto un intervento“. I militari, tuttavia, “avrebbero dichiarato di doversi spostare verso un altro campo sportivo, senza poter intervenire nell’immediato“.

Il presidente Scaramuzzino ha trasmesso una nota al Prefetto di Vibo Valentia, ai vertici dell’Arma dei Carabinieri e alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) regionale, definendo l’accaduto come “Un gesto inaccettabile, un attacco diretto alla dignità e alla sicurezza di chi svolge il proprio lavoro con passione“.

Richiesta di misure concrete

Scaramuzzino ha ricordato che si tratta del terzo episodio di violenza contro arbitri della sezione di Locri nel 2025, sottolineando come la situazione stia “assumendo contorni allarmanti“.

L’Associazione Italiana Arbitri chiede “misure concrete” per prevenire nuovi episodi e l’adozione di sanzioni severe nei confronti del responsabile. Viene inoltre sollecitata una riflessione più ampia sul clima definito “sempre più ostile” nei confronti dei direttori di gara.

Nella lettera si legge che “Lo sport deve essere un luogo di rispetto e fair play, non un’arena di aggressività” e si chiede tutela per i tesserati “affinché simili aggressioni non trovino più spazio sui campi dilettantistici“.

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