Torna dal 15 al 19 maggio 2025 il Salone Internazionale del Libro di Torino, giunto alla sua XXXVII edizione, che quest’anno si svolge sotto il tema “Le parole tra noi leggere”. Tra gli appuntamenti di rilievo nello stand della Regione Calabria, spicca la presenza dell’antropologo e scrittore Vito Teti, figura autorevole della cultura meridionale contemporanea.
Un incontro su Corrado Alvaro: 130 anni di attualità
Teti sarà protagonista dell’incontro dal titolo “Corrado Alvaro. Il nostro tempo e la speranza”, dedicato al celebre scrittore di San Luca, nel 130° anniversario dalla sua nascita. L’appuntamento sarà un’occasione per rileggere l’opera e il pensiero di Alvaro alla luce delle sfide del presente, in compagnia di altri studiosi e appassionati del suo lascito letterario.
Corrado Alvaro, autore profondamente legato alla sua terra ma capace di parlare all’umanità intera, sarà al centro di una riflessione che intreccia memoria, identità e speranza. Vito Teti, da sempre attento osservatore delle dinamiche culturali del Sud, porterà il suo contributo per valorizzare il pensiero meridiano come chiave interpretativa del presente.
Mesoraca e il racconto di una rinascita
Non solo letteratura e memoria: nello spazio Calabria ci sarà spazio anche per una narrazione di resilienza sociale e culturale. È in programma infatti l’incontro “Volontà e rinascita: il caso di Mesoraca”, dedicato alla trasformazione del borgo in provincia di Crotone, che negli ultimi anni ha vissuto un’importante stagione di rinnovamento grazie a iniziative locali e al recupero di tradizioni e spazi collettivi.
Un caso emblematico di come le comunità calabresi possano rinascere dal basso, puntando su cultura, partecipazione e senso di appartenenza.
La Calabria che legge e si racconta
Con eventi come questi, la Regione Calabria si presenta a Torino non solo come terra di tradizione, ma anche come laboratorio di idee, di narrazioni e di nuove visioni. Dallo sguardo profondo di Corrado Alvaro alla ricerca sul campo di Vito Teti, passando per esperienze civiche come quella di Mesoraca, emerge una Calabria viva, complessa e fertile di pensiero.