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17 Dicembre 2025
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Cadavere nascosto in un baule da mesi: due fratelli salvati dall’intervento dei servizi sociali

La scoperta del corpo di Lorenzo Paolieri, occultato da mesi in un baule, ha portato al ricovero dei fratelli in una struttura protetta. La madre è ricoverata in ospedale

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Una scoperta drammatica ha scosso Sant’Angelo a Lecore, frazione di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. Il corpo di Lorenzo Paolieri, 32 anni, è stato ritrovato nascosto in un grande baule all’interno dell’abitazione di famiglia, dove giaceva da mesi. La madre, anziana e in gravi condizioni, è stata trasportata all’ospedale di Careggi, mentre i fratelli di Lorenzo – un uomo di 38 anni e una donna di 46 – sono stati presi in carico dai servizi sanitari e trasferiti in una struttura residenziale protetta per ricevere assistenza psicologica e sociale.

Fratelli in stato di fragilità

La decisione di collocare i due fratelli in una struttura di emergenza è stata presa al termine degli accertamenti della polizia locale e dei servizi sociali, intervenuti dopo alcune segnalazioni. I due, apparsi disorientati e con fragilità psichiche evidenti, sono stati ascoltati dagli investigatori prima di essere affidati a un percorso di supporto sanitario e sociale.

Il macabro ritrovamento

Il cadavere era occultato in una cassapanca di legno posta in una stanza sul retro della casa, descritta come area di servizio. Avvolto nelle coperte e in avanzato stato di decomposizione, sul coperchio erano appoggiate alcune pigne e la porta era chiusa dall’esterno con nastro adesivo. Particolari che lasciano ipotizzare una sorta di sepoltura domestica improvvisata, uno spazio nascosto creato all’interno della casa.

Indagini in corso

Le indagini della Procura di Firenze, coordinate dal sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, sono finalizzate a chiarire le cause della morte, avvenuta mesi o forse due anni fa. Dai primi accertamenti medico-legali non emergerebbero segni di violenza, ma ulteriori risposte arriveranno dall’autopsia. L’abitazione di via Ippolito Nievo è stata posta sotto sequestro.

La reazione delle istituzioni

“La scoperta di questa tragedia parla di una solitudine estrema, silenziosa e invisibile”, ha dichiarato il sindaco di Campi Bisenzio, Riccardo Tagliaferri. “Il sistema si è mosso tempestivamente: in meno di 24 ore siamo riusciti a intervenire e mettere in sicurezza altre tre persone con gravi difficoltà. È una ferita che interpella tutta la comunità e richiama una responsabilità collettiva: rafforzare i legami, sostenere chi è più fragile e accrescere ascolto e presenza”.

Una famiglia isolata

Secondo quanto ricostruito, la famiglia viveva da anni in totale isolamento, sostenendosi solo con la pensione della madre. Il padre era morto da tempo e il nucleo non risultava seguito dai servizi sociali. I vicini raccontano di una famiglia chiusa in se stessa, con contatti sociali praticamente inesistenti, e in casa mancavano luce e gas.

“È una vicenda che lascia senza parole”, ha commentato l’assessore comunale alle politiche sociali Lorenzo Ballerini. “Grazie alla segnalazione e al lavoro in rete tra servizi sociali, personale sanitario e polizia locale siamo riusciti a fare luce su una situazione di estrema fragilità”.

L’episodio sottolinea le conseguenze dell’isolamento sociale e della solitudine estrema, richiamando l’attenzione sulla necessità di una rete di protezione per le persone vulnerabili, affinché tragedie simili possano essere prevenute.

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