20 Maggio 2025
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Calabria

Orrore domestico: bimbo di 5 anni ucciso a cinghiate dallo zio per un brutto voto

Il piccolo è morto dopo un pestaggio avvenuto in casa, nel comune di La Plata, a sud di Medellín. Lo zio, con precedenti penali, lo aveva in custodia: la madre è in carcere, il padre irreperibile. La comunità sotto shock

Un bambino di appena cinque anni è stato ucciso a colpi di cintura dallo zio che lo aveva in custodia, come “punizione” per presunti brutti voti a scuola, come riporta il sito Fanpage.it. Il tragico episodio è avvenuto nella zona rurale di La Plata, nel sud della Colombia, e ha scioccato l’intero Paese.

L’uomo, identificato come James Alberto Caicedo, 38 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato.

La ricostruzione: 10 cinghiate, poi la corsa inutile in ospedale

Secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie locali, è stato lo stesso zio a portare il bambino in ospedale, quando ormai non respirava più. Ai medici avrebbe confessato di averlo colpito con dieci cinghiate, dopo aver appreso delle sue “scarse prestazioni scolastiche”.

Lo avrebbe poi mandato in bagno, trovandolo poco dopo privo di sensi. A quel punto, la corsa disperata in ospedale, ma il piccolo era già senza segni vitali.

I segni evidenti dell’abuso

Il vicedirettore dell’ospedale ha confermato che il bambino presentava lividi su torace, addome ed estremità, compatibili con percosse multiple. I medici, resisi conto della gravità della situazione, hanno allertato immediatamente la polizia.

Precedenti penali e una custodia disastrosa

L’uomo arrestato aveva già precedenti per traffico di droga e armi. Eppure aveva ottenuto la custodia del bambino, poiché la madre è detenuta in un carcere di Bogotá e il padre si è reso irreperibile.

Un caso che riapre il dibattito sull’affidamento dei minori in contesti familiari fragili e sull’assenza di tutele nei contesti di disagio sociale.

Il funerale e l’indignazione della comunità

Il corpo del bambino è stato trasportato a Bogotá per essere sepolto, grazie a una colletta organizzata dalle detenute del carcere in cui si trova la madre, alla quale è stato negato il permesso di partecipare al funerale.

La piccola comunità rurale di La Plata è sconvolta. E intanto, l’ennesimo caso di violenza su minori scuote la Colombia e solleva interrogativi sulle politiche di protezione dell’infanzia nel Paese.

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