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10 Dicembre 2025
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Calabria
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Variante di Caria completata: un nuovo collegamento per raggiungere Tropea più rapidamente (FOTO)

Concluse le opere dopo un iter complesso e durato oltre un decennio, la Provincia attende il collaudo per aprire al traffico la nuova bretella stradale

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Sulla Varante di Caria ne abbiamo sentite di tutti i colori. Il progetto di realizzazione, per anni, è stato considerato uno sfregio ambientale. Per realizzarlo l’impresa di Cataldino Sammarco (Ciro) ha dovuto lavorare ben 11 anni. Spesi circa 4 milioni di euro. Una montagna di denaro pubblico per realizzare una bretella stradale di appena 4 chilometri. Tante le difficoltà che hanno incontrato le maestranze per portare a termine i lavori rallentati, fortemente, dalla Soprintendenza regionale per il ritrovamento lungo il tracciato di un cimitero antichissimo.

“Purtroppo questo ritrovamento – ha affermato il titolare dell’impresa Sammarco – abbiamo dovuto superare no. Poche difficoltà. In corso d’opera ci siamo dovuti fermare perché è stato cambiato il tracciato. Per fortuna non abbiamo avuto problemi con la criminalità organizzata. Ci hanno fatto lavorare tranquillamente. Abbiamo subito soltanto il furto di carburante che ho immediatamente denunciato alle forze di polizia. I lavori sono stati completati. Adesso l’opera deve essere collaudata, dopodiché possiamo inaugurarl a e aprirla al traffico. Dipende dal presidente della Provincia di Vibo Valentia Corrado L’Andolina con il quale abbiamo avuto ottimi rapporti. Naturalmente la strada deve essere manutenuta. Non può essere abbandonata”.

Le polemiche sul paesaggio e le critiche politiche

Nel corso degli anni su quest’opera è stato scritto di tutto e di più. È stato scritto e detto che la “Variante di Carìa” è una mostruosità paesaggistica, che ha determinato un’ indelebile cicatrice sul viso pittoresco del comune di Drapia, squarciando un incantevole altipiano e con esso un secolare uliveto che si affacciava come una balconata sul mare Tirreno alle spalle di Tropea. Ricordiamo la dura presa di posizione nel consiglio comunale di Drapia del gruppo di opposizione “Democrazia Progresso e Solidarietà” che non risparmiò feroci critiche a quelle forze politiche che sponsorizzarono il progetto.

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