“La decisione del Partito Democratico di respingere il Ddl contro l’antisemitismo potrebbe avere un impatto significativo sul prossimo referendum dedicato alla giustizia”. A sostenerlo è Klaus Davi, intervenuto a margine dell’assemblea della Comunità ebraica di Milano, l’ultima prima del rinnovo dei consigli delle Comunità italiane e dell’Ucei. Secondo Davi, il “no” dem rappresenterebbe un segnale “pesante”, “capace di allontanare una parte dell’elettorato moderato, già profondamente scosso dagli episodi di violenza collegati ai cortei e alle recenti azioni dei gruppi pro-Pal — tra cui l’attacco alla sede del quotidiano La Stampa, le aggressioni alle forze dell’ordine e i danneggiamenti urbani”.
Giustizia, sicurezza e percezione pubblica
Davi ha espresso l’auspicio che “la giustizia adotti una linea severa e rapida contro chi minaccia la libertà di espressione, ricordando quanto sia fragile la percezione del sistema giudiziario tra i cittadini. Ha richiamato inoltre la fermezza mostrata dalle istituzioni nel caso dell’assalto alla Cgil a Roma, auspicando lo stesso approccio per le violenze più recenti”.“L’opinione pubblica — ha dichiarato — si farà un’idea anche da questi episodi su come funziona davvero la giustizia. Non dimentichiamoci il nostro passato.”
L’aggressione a Piazzale Loreto e l’urgenza normativa
Commentando l’aggressione subita a Piazzale Loreto da parte di un attivista filopalestinese, Davi ha sottolineato la necessità di un inasprimento delle norme. “Chi non sta chiuso in ufficio e va tra la gente lo vede ogni giorno. Gli interventi non sono più rinviabili”, ha affermato.









