× Sponsor
5 Dicembre 2025
9.6 C
Calabria
spot_img
spot_img

Ernesto Esposito a C7: “Vi spiego perché Vibo oggi riceve più risorse e ha maggiori opportunità di crescita”

Il subcommissario chiarisce i criteri di riparto del fondo sanitario regionale: più equità grazie all’indice di deprivazione, incremento del tetto di spesa per il privato accreditato e nuovi criteri basati sulla produzione: “La strada intrapresa è quella giusta”

di Ernesto Esposito* – Il sistema di finanziamento della sanità regionale si basa sulla popolazione pesata, secondo i criteri indicati dall’ISTAT. È quindi corretto che, in base alla popolazione calabrese, sia stata definita una quota pro capite come riportato in questo articolo di Calabria7. Tuttavia, quella quota pro capite va letta in modo più approfondito per capire realmente cosa contiene. Non rappresenta infatti solo ciò che il servizio sanitario pubblico produce attraverso ospedali, distretti, poliambulatori, Medici di medicina generale, Pediatri di libera scelta e altri servizi territoriali, ma comprende anche le prestazioni acquistate dalle strutture private accreditate e quelle acquistate da altre Regioni (mobilità passiva). È per questo che, quando si pianifica il fabbisogno sanitario e si ripartisce il fondo tra le ASP, è necessario considerare che alcuni territori hanno molte più strutture private accreditate rispetto ad altri. Vibo Valentia, purtroppo, ne ha pochissime, anche perché negli ultimi vent’anni non ci sono stati imprenditori disposti a investire in sanità come invece è accaduto, ad esempio, a Crotone. Da qui nasce la differenza dei 141 euro pro capite: è legata soprattutto al peso delle prestazioni acquistate dal privato accreditato.

L’indice di deprivazione e la nuova ripartizione

Per rendere più equa la distribuzione delle risorse, invece di basarci esclusivamente sulla spesa storica abbiamo introdotto l’indice di deprivazione. Grazie a questo criterio, la spesa pro capite relativa ai servizi erogati dal pubblico assegna a Vibo Valentia più fondi rispetto ad altre ASP. È una scelta che sta già producendo risultati: i ricoveri e le prestazioni di specialistica ambulatoriale sono cresciuti sensibilmente, come mostrato nella recente riunione.

Nuovi criteri: la produzione

Proprio in virtù dei progressi registrati dall’ASP di Vibo, tra i criteri di riparto del fondo regionale introdurremo anche quello della produzione, che assicurerà ulteriori benefici al territorio. Anche l’ultimo DCA (il 302 del 2025), che ripartisce i fondi per l’acquisto di prestazioni sociosanitarie, tiene conto dei criteri di produzione.

Tetto di spesa aumentato del 50%

E, proprio per sostenere un territorio che solo negli ultimi due anni sta mostrando una nuova vitalità imprenditoriale, abbiamo aumentato il tetto di spesa di circa il 50%. In valori assoluti può sembrare poco, ma in termini percentuali è un incremento molto rilevante, considerando che nessun’altra ASP ha visto aumentare il proprio budget. C’è ancora molto lavoro da fare, ma la strada intrapresa è quella giusta”.

*Subcommissario alla Sanità della Regione Calabria

ARTICOLI CORRELATI

ULTIME NOTIZIE