Un focolaio di botulino nel Cosentino ha provocato la morte di un uomo e il ricovero di quattro persone, tutte in gravi condizioni. L’allerta sanitaria, partita da Diamante, località turistica della Riviera dei Cedri, ha acceso i riflettori sul rischio legato al consumo di alimenti contaminati da spore del batterio Clostridium botulinum.
Il caso fatale: muore un 53enne di Napoli in vacanza a Diamante
La vittima è un uomo di 53 anni originario di Cercola, in provincia di Napoli, in villeggiatura a Diamante. Dopo aver accusato forti dolori e sintomi compatibili con un’intossicazione, l’uomo aveva tentato di raggiungere la propria città in auto. Durante il viaggio verso Napoli, però, il suo quadro clinico è peggiorato rapidamente: si è accasciato al volante mentre percorreva l’autostrada A2 del Mediterraneo, all’altezza di Lagonegro, morendo poco dopo. Una morte improvvisa e drammatica che ha lasciato sgomenti familiari e amici.
Panini contaminati da un venditore ambulante: sequestrato il food truck
L’origine del focolaio sarebbe riconducibile a panini con salsiccia e broccoli sott’olio, venduti da un noto ambulante di Diamante, conosciuto come “Da Peppino”, che operava con un food truck sul lungomare nord, in viale Glauco. A causare l’intossicazione sarebbe stata la contaminazione dei broccoli sott’olio, alimento particolarmente suscettibile alla proliferazione del botulino in assenza di corrette tecniche di conservazione.
L’Azienda sanitaria provinciale ha effettuato campionamenti e accertamenti igienico-sanitari, mentre la Procura della Repubblica di Paola, guidata dal procuratore capo Domenico Fiordalisi, ha aperto un fascicolo d’indagine per i reati di morte come conseguenza di altro delitto (art. 586 c.p.) e commercializzazione di alimenti nocivi. Le indagini sono coordinate dalla sostituta procuratrice Maria Porcelli.
Altri nove ricoverati a Cosenza: due adolescenti gravi in terapia intensiva
Nel frattempo, altre nove persone sono finite in terapia intensiva all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. Si tratta di due ragazzi di 17 anni, due donne di 40 anni e altre cinque aggiuntesi recentemente, che avrebbero consumato lo stesso tipo di panino. I sintomi registrati sono compatibili con l’intossicazione botulinica: difficoltà respiratorie, vista offuscata, paralisi muscolare.
“Sono in partenza da Roma con l’eliambulanza altre 7 fiale di siero antitossina botulinica, una da iniettare subito e sei di scorta”, ha dichiarato il primario di Terapia intensiva Andrea Bruni, ringraziando per la collaborazione il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.