L’A.S.D. Soverato Futsal torna al centro della scena, ma non per meriti sportivi. Dopo mesi di attesa per l’apertura del nuovo Palazzetto dello Sport di Soverato, inaugurato soltanto l’11 novembre 2025 dopo ritardi e promesse mancate, il club si ritrova ora in un vicolo cieco regolamentare.
La Divisione Calcio a 5, infatti, con il Comunicato Ufficiale n.1070 del 16 maggio 2025, ha aggiornato il regolamento relativo agli impianti, integrando il precedente C.U. n.600 del 2023 con nuovi parametri dimensionali e strutturali. Un passo dettato dalla necessità di uniformare la qualità degli impianti e aumentare gli standard di sicurezza.
«Il problema? La struttura di Soverato, appena inaugurata, non risulterebbe conforme a più requisiti richiesti, nonostante le prescrizioni inviate in anticipo dalla Divisione direttamente all’Ente comunale. Una beffa dopo anni di attesa» dicono i vertici del Futsal Soverato
La deroga negata e la posizione della Divisione
Già nella stagione precedente, il Soverato aveva ottenuto una deroga per disputare le gare casalinghe in attesa dell’impianto definitivo. Alla luce dei nuovi rilievi strutturali, il club ha richiesto una seconda deroga, ritenendola inevitabile per garantire la prosecuzione dell’attività sportiva. «La risposta della Divisione è stata però un muro: niente ulteriori concessioni, perché le deroghe straordinarie sono ammesse solo per le neo promosse e soltanto per l’impianto usato nella stagione precedente, condizione che non si applicherebbe al nuovo Palazzetto dello Sport», aggiunge l’Asd.
Il caso Canicattì: per il Soverato giudizi non uniformi
A complicare il quadro, e ad accendere la polemica, arriva il paragone con l’Atletico Canicattì 5, caso che il Soverato considera emblematico della mancanza di uniformità decisionale. Secondo il club calabrese, “la situazione presenterebbe diverse criticità: deroga concessa a campionato iniziato per utilizzare l’impianto Saetta–Livatino sarebbe stata concessa il 30 settembre 2025, quando la stagione era già in corso; la società siciliana aveva chiesto tramite PEC del 28 agosto 2025 di usare il Saetta–Livatino per le gare casalinghe, ignorando quanto stabilito dal C.U. 1070 e dal regolamento LND; per ottenere l’iscrizione con richiesta di ripescaggio in A2 Élite, l’Atletico Canicattì avrebbe indicato inizialmente un altro impianto. Solo in seguito avrebbe chiesto la deroga per utilizzare proprio il Saetta–Livatino, in contrasto con i requisiti previsti per le società ripescate, che non possono ottenere deroghe”.
“Una sequenza che, – secondo il Soverato – mette in luce valutazioni straordinarie, mancanza di trasparenza, scarsa pubblicità degli atti e un evidente rischio di disparità di trattamento per tutte le società partecipanti ai campionati nazionali”.
“Saremo costretti a tutelarci”
Sentendosi penalizzato da un’applicazione dei regolamenti ritenuta non omogenea, il Soverato annuncia di “essere pronto a tutelare i propri diritti nelle sedi competenti, rivendicando i sacrifici economici e organizzativi compiuti per far crescere il movimento”.
Il club conclude sottolineando che “l’unico obiettivo resta garantire alla città e al futsal nazionale una realtà seria, rispettosa dei regolamenti e capace di competere alla pari con tutte le altre”.



