23 Ottobre 2025
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Lamezia e Vibo, disastro annunciato: sogni traditi, occasioni perdute e una Calabria senza riscatto

Una terra che continua a soffrire tra disoccupazione, mediocrità politica e occasioni di sviluppo buttate al vento. Un'analisi lucida e severa su due città e sul destino di una regione maledetta dalla mediocrità della sua classe dirigente

La mediocre classe politica calabrese – ma anche quella (in buona parte di sua derivazione) imprenditoriale, sindacale, intellettuale, culturale, associazionistica, e via scrivendo – dovrebbe interrogarsi seriamente sul perché la nostra terra viaggi stabilmente nei bassifondi di tante classifiche, per esempio per qualità dei servizi e della vita, e purtroppo in testa ad altre, per esempio per percentuale di disoccupati, di sotto occupati ed anche di falsi disoccupati e di falsi occupati.

Se si potesse scrivere sempre più mediocre, non sbaglieremmo forse; meglio allora scrivere dalle scarse doti e dalle limitate capacità: insomma le classi dirigenti calabresi, quelle politiche in testa, se intellettualmente consapevoli ed oneste, dovrebbero riconoscere le loro enormi responsabilità nel raggiungimento dei risultati catastrofici oggi esistenti. Hanno pensato ai fatti loro, al massimo alle piccole e grandi questioni loro e dei loro sostenitori e alle iniziative di piccolo cabotaggio sui territori di loro influenza.

Il circolo vizioso del bisogno e della protezione

Si obietterà che queste classi, politiche ed istituzionali, le hanno scelte in fondo i calabresi tutti. Obiezione parzialmente fondata: molti hanno deciso di non scegliere nessuno: e tanti altri calabresi hanno spesso scelto in virtù di quel circolo vizioso imperniato sui bisogni, sulle mancate risposte istituzionali ai bisogni, sulle risposte invece supplettive ai bisogni, sul conseguente consenso nascente dalla debolezza dello Stato e dalla forza dell’Antistato nelle sue varie accezioni, clientelismo e raccomandazioni in testa.
La Calabria è oggi una comunità che stenta a vivere senza clientela e protezione, che abdica volentieri ai diritti e si rifugia altrettanto volentieri nel sistema protettivo di turno.

La scelta dei rappresentanti e i cerchi magici

C’è poi da dire che con le nuove leggi elettorali le classi politiche in Calabria (e quelle da esse derivate) le scelgono sempre più direttamente, anche se non in via esclusiva, Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Giuseppe Conte e il Renzi-Zingaretti-Elly del momento. E ovviamente anche i non citati per ragioni di spazio. Con i rispettivi, rispettosi e rispettati, loro cerchi magici.
Solo così si spiegano le occasioni di reale sviluppo sprecate e i momenti di produzione di autentica e vera ricchezza mandati alle ortiche nel senso di buttati via.

L’utopia di una provincia Lamezia-Vibo

Pensiamo per un momento cosa sarebbero potute essere – se accomunate nelle linee strategiche, se coese nelle scelte economiche, se compartecipi entrambe nelle vocazioni naturali, se promotrici insieme di sviluppo sociale, se unite nelle propensioni culturali, se destinatarie di ingenti comuni risorse finanziarie da utilizzare in termini armonici e in via programmaticamente omogenea – i territori e le comunità ivi esistenti di Vibo Valentia e dei suoi 49 comuni e di Lamezia Terme e del suo comprensorio.
Immaginiamo un’unica provincia Lamezia Terme – Vibo Valentia, una costa marina che andasse da Falerna a Nicotera, un aeroporto, un porto, una stazione in comune; immaginiamole insieme Lamezia e Vibo, immaginiamole unite da un unico disegno nei processi di sviluppo: immaginiamole le due entità dai territori confinanti, con prospettive omogenee e tradizioni comuni, insieme per numero di abitanti.

La realtà: sogni svaniti e mediocrità al potere

Rimangono purtroppo le immagini e il sogno svanito, rimane ciò che poteva essere e invece quel che è. Occasioni perdute, miopia diffusa, mediocrità al potere.
E rimangono le imminenti elezioni per il comune di Lamezia Terme, quasi un anno dopo quelle per il comune di Vibo Valentia. Due elezioni amministrative che sembrano fotocopie. Anzi lo sono. E probabilmente non per caso.
Approfondiremo col prossimo appuntamento.

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