3 Settembre 2025
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Raid armato a Rosarno, i carabinieri sulle tracce del centauro con il casco bianco autore della sparatoria

Non si esclude che il raid sia un atto isolato, riconducibile a rancori personali e non legato direttamente alla criminalitร  organizzata. Tra le ipotesi al vaglio anche quella di una vendetta trasversale, maturata per motivi differenti

Rosarno, sabato mattina, ore 10.30. Un uomo a bordo di uno scooterone privo di targa, il volto nascosto da un casco foderato con nastro adesivo bianco, semina il panico in tre punti distinti della cittร , aprendo il fuoco contro una boutique, unโ€™automobile e unโ€™abitazione privata. Il tutto alla luce del sole, nel pieno centro cittadino e con decine di persone presenti in strada.

Lโ€™azione, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza comunali e private, non รจ apparsa affatto casuale. Anzi, gli inquirenti ritengono si sia trattato di unโ€™aggressione premeditata, eseguita con estrema consapevolezza e freddezza. Lโ€™uomo, descritto come esperto nei movimenti e attento a non lasciare tracce, avrebbe anche caricato lโ€™arma durante il tragitto, oppure utilizzato due pistole diverse, sparando complessivamente 26 colpi.

Tre bersagli, zero feriti per puro caso

Il primo obiettivo รจ stato un negozio di abbigliamento in via Nazionale Sud: secondo i rilievi, 7-8 colpi hanno centrato la vetrata e lโ€™interno del locale. Alcuni testimoni affermano che il centauro abbia esploso prima alcuni colpi in aria, forse come avvertimento, consentendo alle persone allโ€™interno di mettersi in salvo.

Poi, il passaggio a via Provinciale, allโ€™altro lato della cittร , dove lโ€™uomo ha crivellato di proiettili una Porsche appartenente a un avvocato, parcheggiata nel cortile antistante lโ€™abitazione del professionista. Qui i colpi esplosi sarebbero stati 11 o 12.

Infine, il gesto piรน inquietante: 5 o 6 colpi contro la casa di un idraulico residente in piazza Valarioti, il โ€œsalottoโ€ cittadino, proprio di fronte allโ€™Ufficio Postale e ad altri esercizi pieni di gente. Il tutto รจ avvenuto intorno alle 11, in pieno giorno, aumentando lo sgomento e la paura tra i cittadini.

Un messaggio da decifrare: faida o vendetta personale?

Gli investigatori della Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, supportati dalla Stazione di Rosarno, stanno analizzando tutti i fotogrammi acquisiti, convinti di essere vicini allโ€™identificazione del soggetto. Le fonti investigative parlano giร  di un โ€œindividuatoโ€ e la caccia allโ€™uomo con il casco bianco sarebbe alle strette finali.

Tuttavia, non si esclude che il raid sia un atto isolato, riconducibile a rancori personali e non legato direttamente alla criminalitร  organizzata. Alcune fonti riservate ipotizzano una sorta di vendetta trasversale, maturata per motivi differenti con ciascuna delle tre vittime, non collegate tra loro.

Una cosa perรฒ รจ certa: chi ha agito non voleva colpire a caso. I colpi sono stati sparati ad altezza dโ€™uomo, e solo per un โ€œmiracoloโ€ โ€“ cosรฌ รจ stato definito da alcuni presenti โ€“ non ci sono stati feriti o vittime.

Unโ€™azione eclatante che riaccende i fantasmi del passato

Rosarno non รจ nuova a episodi violenti. La cittร  ha vissuto, soprattutto in passato, faide tra cosche, agguati a colpi di pistola in pieno centro, omicidi efferati. Ma unโ€™azione del genere, cosรฌ spudorata e cinematografica, non si vedeva da anni. Non รจ un caso che molti cittadini abbiano temuto lโ€™inizio di una nuova stagione di sangue.

Tuttavia, le modalitร  atipiche dellโ€™agguato, il profilo apparentemente solitario del responsabile e lโ€™assenza di feriti, inducono a pensare piรน a un gesto intimidatorio individuale che a unโ€™esecuzione in stile mafioso. Tanto piรน che โ€“ osservano fonti investigative โ€“ โ€œun uomo di โ€™ndrangheta non avrebbe fallito i bersagliโ€.

Le indagini e la ricostruzione del percorso

Il tragitto effettuato dal centauro รจ stato ricostruito grazie allโ€™incrocio dei dati delle telecamere installate nei pressi dei tre obiettivi. Il mezzo utilizzato potrebbe essere rubato, mentre sul casco, alterato con nastro bianco, si concentrano le analisi dei tecnici del RIS, che stanno esaminando eventuali impronte o dettagli utili.

Si attendono inoltre i risultati balistici per determinare con precisione il tipo di arma o armi utilizzate, se ci sia stata una ricarica in corsa e da quale distanza siano stati esplosi i colpi.

Una cittร  ferita che cerca risposte

Rosarno si risveglia sotto shock, con lโ€™eco dei colpi ancora nelle orecchie e la consapevolezza che la sicurezza pubblica resta fragile. I cittadini chiedono piรน controlli, piรน presenza dello Stato, piรน certezze. Mentre le forze dellโ€™ordine intensificano la caccia al responsabile, resta sullo sfondo la paura che simili episodi possano ripetersi.

E nel frattempo, quella sagoma in moto col casco bianco รจ diventata, suo malgrado, un simbolo inquietante di una violenza privata ma pubblica, che ha colpito al cuore una comunitร  intera.

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