“Sciolgo le riserve: mi ricandido a sindaco di Capistrano”. Con queste parole Marco Martino, 34 anni, già due volte primo cittadino, annuncia il suo ritorno sulla scena politica del comune vibonese in vista delle elezioni comunali previste per l’autunno 2025.
Una scelta che – come dichiara – nasce “dal sostegno di centinaia di cittadini capistranesi e del gruppo politico che da anni mi affianca con determinazione in questa battaglia di cambiamento”.
Dopo il commissariamento, “serve ripristinare il legame tra amministrazione e cittadini”
Martino torna a candidarsi in un momento cruciale per Capistrano, reduce da due anni di commissariamento. Una fase che, a suo dire, ha causato “difficoltà evidenti, isolamento istituzionale e disservizi diffusi”.
“Scendo in campo – spiega – per ripristinare il rapporto di fiducia tra amministratori e amministrati, messo a dura prova dal vuoto politico e dalla gestione commissariale”.
Tra i problemi più sentiti, l’ex sindaco denuncia “scarsa manutenzione del territorio, interruzioni idriche, disattenzione ai problemi quotidiani della popolazione e assenza di ascolto”.
Una squadra giovane e competente per guidare il rilancio
Martino anticipa che numerosi cittadini si sono già candidati spontaneamente per entrare nella sua squadra: “Stiamo selezionando con attenzione giovani professionisti e persone perbene, pronti a rappresentare con onestà la nostra comunità”.
La nuova lista sarà ufficializzata nei prossimi giorni, accompagnata da un programma elettorale concreto, che – promette – sarà “ricco di proposte realizzabili, non solo slogan”.
Un appello alla comunità: “Valutate i fatti, non le promesse”
Nel messaggio rivolto alla cittadinanza, Martino invita gli elettori a “fare un confronto tra la Capistrano di due anni fa e quella attuale” e ad allontanare “falsi millantatori mossi da interessi personali“.
“Il nostro impegno – conclude – è fatto di passione e cuore per il paese, non di ambizioni personali. Il tempo darà risposte a chi denigra senza conoscere. Io sarò qui, come sempre, con i fatti”.