5 Agosto 2025
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Calabria

Catanzaro Servizi, arriva la svolta: Silipo verso la revoca. Il Comune punta su De Marco

Il socio unico Palazzo De Nobili rimuove l'amministratore unico. Il caso delle compensazioni fiscali con F24 rischia di travolgere tutta la governance. Oggi l'assemblea dei soci che ratificherà il cambio di guardia

Fumata grigia a Palazzo De Nobili. Nessuna decisione definitiva è stata presa ieri sulla governance della Catanzaro Servizi, ma la direzione appare ormai segnata: l’amministratore unico Gianluca Silipo sarà revocato oggi durante l’assemblea del socio unico, il Comune di Catanzaro.

Al centro della tempesta, il caso delle compensazioni fiscali tramite modello F24, che dovevano servire ad abbattere i debiti della partecipata. Un’operazione che si è rivelata un boomerang, mettendo a rischio il delicato processo di risanamento finanziario avviato negli ultimi due anni.

Le denunce e il “ravvedimento” in extremis

Silipo, nel frattempo, ha presentato una denuncia per truffa contro la società di intermediazione che ha fornito i crediti fiscali oggetto delle compensazioni. Una mossa che si affianca a un altro esposto depositato da un imprenditore coinvolto a vario titolo.

In parallelo, l’ormai ex amministratore sta chiudendo un’operazione di ravvedimento operoso con l’Agenzia delle Entrate, nella speranza di contenere le sanzioni e limitare i danni. Ma la situazione resta tesa e potenzialmente esplosiva.

Il piano del sindaco Fiorita: via Silipo, dentro De Marco

Il sindaco Nicola Fiorita, che detiene la delega alle partecipate, punta a chiudere la partita in tempi brevi: revoca immediata di Silipo e nomina ad interim di Antonio De Marco, ex dirigente regionale e attuale consulente del Comune, individuato come traghettatore in attesa della manifestazione d’interesse per il nuovo amministratore unico.

Una transizione lampo, che però non sarà indolore, anche perché – secondo fonti interne – mai prima d’ora era stato revocato un mandato in corsa a un amministratore unico.

Veraldi all’attacco: “Siamo davanti a un illecito”

Durissimo l’intervento del consigliere comunale di Azione, Stefano Veraldi, che chiede l’azzeramento immediato di tutte le cariche, licenziamenti dove necessario e la rotazione di alcuni dipendenti giudicati non all’altezza. Il consigliere punta il dito anche contro la mancata attivazione delle garanzie fideiussorie, definendo l’operazione fiscale una forma di finanza super creativa. “Siamo davanti a un illecito conclamato – tuona Veraldi – e bisogna chiarire chi pagherà per i soldi versati per acquistare crediti di dubbia provenienza e per le compensazioni andate a vuoto”.

Nel mirino i controlli interni del Comune

Il consigliere non risparmia nessuno. Chiede di chiarire le responsabilità del dirigente del settore finanziario, del funzionario preposto al controllo sulle partecipate, del collegio sindacale, del revisore dei conti e del Comitato di controllo analogo, nel quale siede la segretaria generale Vincenzina Sica. “Il Comitato di controllo analogo cosa ha fatto? Perché non è intervenuto?”, incalza Veraldi, che denuncia anche la violazione dello statuto della partecipata e del regolamento per il controllo sulle società pubbliche.

Compensazioni “dubbie” prima ancora dell’accordo

Uno degli elementi più controversi riguarda le compensazioni risalenti al 17 dicembre 2024, ovvero prima della scrittura della transazione con Aurora srl avvenuta nel febbraio 2025. Secondo Veraldi, ciò implica che la modifica dell’accordo avrebbe dovuto passare dal Consiglio comunale, organo sovrano. Il mancato passaggio istituzionale – aggiunge – rappresenta una violazione formale e sostanziale.

130 dipendenti a rischio: chi paga davvero?

Sul tavolo, non ci sono solo poltrone e responsabilità politiche: ci sono 130 lavoratori e un bilancio da mettere in sicurezza. Ma restano aperte tutte le domande sui crediti acquistati, compensazioni fallite e su una gestione definita da più parti opaca e azzardata.

L’amministrazione Fiorita sarà ora chiamata a rispondere politicamente e amministrativamente di scelte che potrebbero avere ripercussioni gravi sulla tenuta economica della Catanzaro Servizi e, più in generale, sulla credibilità delle società partecipate comunali.

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