6 Novembre 2025
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Commercio in sciopero a Ferragosto: i sindacati calabresi rilanciano la campagna “La festa non si vende”

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil proclamano lo sciopero generale del 15 agosto: "Stop allo sfruttamento festivo, servono regole condivise"

Il 15 agosto, Ferragosto, non sarà solo un giorno di festa. Le segreterie regionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL Calabria hanno proclamato uno sciopero generale unitario del settore commercio e distribuzione moderna organizzata, in adesione alla campagna nazionale “La festa non si vende”.

Una mobilitazione che si oppone alla liberalizzazione selvaggia delle aperture nei giorni festivi, introdotta senza alcun confronto con le rappresentanze dei lavoratori e le istituzioni territoriali. Per i sindacati, questa è l’ennesima forzatura che priva migliaia di lavoratrici e lavoratori del diritto al riposo, alla vita familiare e a una conciliazione dignitosa tra lavoro e tempo libero.

Ferragosto non sia lavoro coatto

Ferragosto, da sempre simbolo di pausa e socialità, si è trasformato, secondo i promotori dello sciopero, in una giornata di lavoro coatto per il personale del commercio. In molte realtà, le grandi catene decidono unilateralmente di tenere aperto, ignorando ogni forma di contrattazione. Il risultato è un ulteriore sacrificio imposto ai lavoratori, spesso già alle prese con part-time involontari, contratti a termine e mancanza di tutele.

I sindacati denunciano con forza l’assenza di benefici concreti per consumatori e imprese. Al contrario, l’unico effetto reale della liberalizzazione festiva è stato l’aumento della precarietà, della pressione occupazionale e della fragilità contrattuale, soprattutto per chi lavora nei centri commerciali e nei supermercati.

Serve una nuova regolamentazione condivisa

Nel mirino dei promotori anche il decreto “Salva Italia” del governo Monti, che ha dato il via all’apertura indiscriminata nei giorni festivi, cancellando con un colpo solo anni di conquiste sul piano del lavoro. I sindacati chiedono oggi un ritorno a regole chiare, che impongano la chiusura domenicale e festiva come norma generale, prevedendo deroghe solo a livello locale, attraverso un vero confronto con le parti sociali, le associazioni datoriali e le istituzioni del territorio.

Un appello ai cittadini calabresi

Le organizzazioni promotrici dello sciopero lanciano infine un appello diretto ai cittadini e ai consumatori della Calabria: evitare gli acquisti nelle giornate festive, boicottare le aperture non necessarie, sostenere la battaglia per il diritto al riposo e per una qualità della vita migliore per chi lavora nel commercio.

“La Calabria – si legge nella nota congiunta – non può essere terra di sfruttamento festivo e sociale. Per questo il 15 agosto scendiamo in sciopero, per dire con forza: la festa non si vende“.

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