Il titolo del festival, “Dentro il confine”, è una scelta deliberata che va in controtendenza rispetto alla comune tendenza a cercare altrove, oltre i limiti. Gli organizzatori spiegano che l’obiettivo è valorizzare ciò che è in continua evoluzione, ciò che si attua mentre si trasforma. “Abbiamo pensato che sia più interessante dare uno sguardo, e porgere un orecchio, a ciò che è in movimento, che si agita mentre si svolge, che si attua mentre si trasforma,” si legge nella nota stampa ufficiale. Il festival intende così “allacciare il passato con il presente, confrontando i generi, avvicinando i luoghi. Suonando, dialogando, rappresentando. Aprendoci alle contaminazioni, agli scambi fruttuosi e promettenti”. L’accordo con il Conservatorio Tchaikovsky, inserito nel quadro del PN Metro Plus, è la dimostrazione di questo approccio, con l’intento comune di “trovare il filo rosso di continuità tra classico e contemporaneo, tra il bello che è statuito e il bello che si va modellando”.
Il jazz come filo conduttore
Uno dei principali filoni musicali del festival è il jazz, una scelta dettata dalla sua natura intrinsecamente innovativa e contaminata. “Insieme, seguendo questo filo, abbiamo pensato che si potesse uscire dal labirinto in chiave jazz, la musica nata ai margini delle piantagioni e al limitare di campi e acque e che ha fatto dell’improvvisazione il suo biglietto di entrata nella classicità contemporanea,” spiegano gli organizzatori. Il programma musicale è ricco e include nomi di spicco come il Tchaikovsky Jazz Trio con la special guest Diletta Carrozzino e il Jazz Live di Nino Buonocore. Non mancheranno altri generi e artisti: dalle voci di Silvia Mezzanotte (ex Matia Bazar) e Sonia Addario, docente di Canto moderno al Conservatorio, a Mimma Pisto che reinterpreta Burt Bacharach. Spazio anche al DJ Set di Notti Marine, al Duo di Upgrade con la chitarra battente di Francesco Loccisano e i tamburi a cornice di Andrea Piccioni, e a Rita Botto con il suo “Unzi Dunzi Trinzi”, un omaggio in chiave jazz alla tradizione popolare.
Non solo musica: un festival a tutto tondo
Il festival non si esaurisce con la musica, ma propone un calendario denso di appuntamenti culturali. L’apertura sarà affidata al teatro dei burattini tradizionali calabresi di Angelo Gallo in Zampalesta u cana tempesta, una rappresentazione incentrata sulla solidarietà. Spazio anche a importanti incontri letterari con autori di primo piano. Il criminologo Domenico Romeo presenterà il suo libro “Odio Innocente” sulla morte di Pier Paolo Pasolini; Anna Katharina Frohlich, autrice de “La trama dell’invisibile”, racconterà il suo rapporto con Roberto Calasso; e Pino Ippolito Armino presenterà la sua “Storia dell’Italia Meridionale” edita da Laterza. Oltre a “Dentro il confine”, il vasto programma EstArte prevede anche altri eventi come il “Catanzaro Sound”, il Cinema in Piazza di “Schermi” e la “Factory Area” al San Giovanni. Parallelamente, il lungomare e i locali di Lido offriranno occasioni di svago e di intrattenimento enogastronomico, con l’International food.