Si è fatto un gran parlare in questi giorni di una possibile candidatura di Pasquale Tridico, onorevole e parlamentare europeo del Movimento Cinque Stelle, con un tandem che lo vedrebbe affiancato da una sindaca o da un’altra candidata del Partito Democratico come vice. L’incontro decisivo tra i big nazionali del centrosinistra è atteso per definire la “casella” della Calabria, che molti addetti ai lavori ritengono spetti al Movimento 5 Stelle. In questo quadro, il profilo di Tridico, già presidente dell’Inps e nome caldeggiato dallo stesso leader del partito Giuseppe Conte, sta guadagnando sempre più quotazioni. L’ultimo giro del centrosinistra in vista delle elezioni regionali è previsto per oggi a Lamezia Terme, dove è convocato il tavolo regionale della coalizione, allargato a diverse forze politiche alternative al centrodestra.
La posizione di Alleanza Verdi Sinistra: “L’onere della proposta spetta a noi”
Le voci di un accordo già concluso, tuttavia, non convincono Fernando Pignataro, segretario regionale di Sinistra Italiana. “Intanto io volevo precisare che a noi di Alleanza Verde Sinistra non risulta nessun accordo del genere, né a livello nazionale dove addirittura non c’è stato un incontro definitivo per chiudere la vicenda Calabria, né a livello regionale» ha affermato Pignataro.
Il segretario ha espresso la propria perplessità sul fatto che tali indiscrezioni stiano emergendo alla vigilia del tavolo della coalizione, dove si dovrebbero definire le linee programmatiche e l’alternativa al governo di centrodestra. “Per una questione di pari dignità e proprio nel rispetto dello stesso quadro nazionale, noi riteniamo che l’onere della proposta in Calabria spetti ad Alleanza Verdi Sinistra, che una forza in forte crescita che sta dando un grandissimo contributo al progetto di alternativa in questa nostra regione» ha sostenuto. Pignataro ha poi concluso il suo intervento mettendo in guardia da “accordi separati o tavoli paralleli” che sarebbero “assolutamente gravi e lesivi” del lavoro comune svolto dalle forze di opposizione. AVS chiede un riconoscimento per il suo ruolo in una fase delicata, in cui i calabresi si aspettano un “cambiamento radicale” e una “discontinuità chiara” rispetto al passato.