12 Agosto 2025
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Calabria

L’azzardo di Occhiuto:”Elezioni anticipate per una leadership forte, niente sfida alla magistratura”

L’ormai ex presidente della Regione chiarisce ancore le ragioni delle dimissioni parlando di “una mossa politica per superare la paura della firma" che, a suo dire, “si è diffusa all'interno della macchina amministrativa” dopo l'indagine che lo ha coinvolto

Il presidente dimissionario della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, rompe il silenzio in un’intervista a La Stampa, chiarendo le ragioni della sua scelta di dimettersi e di andare a nuove elezioni. La decisione, spiega, non è un atto di sfida contro la magistratura, ma una mossa politica per ripristinare una “leadership forte” e superare la “paura della firma” che, a suo dire, si è diffusa all’interno della macchina amministrativa dopo l’indagine che lo ha coinvolto.

“Non cerco vittoria contro i pm”

“Non cerco una vittoria contro i pm”, ha affermato Occhiuto, “il fatto è che qui serve una leadership forte, altrimenti non si muove più niente”. Il presidente ha descritto un clima di immobilismo e sfiducia crescente tra i dirigenti regionali, che lo vedevano “come uno zombie, un presidente azzoppato”, destinato a fare la stessa fine dei suoi predecessori indagati. “Non riuscivo più a risolvere questioni che in altri tempi avrei chiuso in 3 giorni”, ha aggiunto. Secondo il presidente, una nuova vittoria elettorale gli darebbe “slancio per convincere e ridare stimoli ai dirigenti più riottosi”.

I risultati ottenuti e le accuse all’opposizione

Durante l’intervista, Occhiuto ha difeso il suo operato, sottolineando i progressi compiuti in quattro anni. “Ho dato tanto per la Calabria, ho anche messo a rischio la mia salute”, ha dichiarato. Tra i risultati citati, la riorganizzazione della gestione dei rifiuti, la situazione degli aeroporti e la riforma dei consorzi di bonifica, passati da 11 a uno solo. Rivolgendosi poi all’opposizione, ha lanciato una stoccata: “L’opposizione ha avuto 4 anni per costruire un’alternativa. Se in tutto questo tempo non hanno trovato un leader con cui sfidarmi, le colpe sono solo loro”.

Nessun rancore verso la magistratura e la sanità

Nonostante l’inchiesta, Occhiuto ha ribadito il suo rispetto per la magistratura. “Non ho mai accusato i giudici di essere politicizzati”, ha detto, ricordando di aver lavorato a stretto contatto con i procuratori della Calabria su temi delicati come la gestione degli impianti di depurazione e i beni confiscati alla ‘Ndrangheta. Anche sulla sanità, un altro punto cruciale, il presidente ha rivendicato i progressi: la costruzione di tre nuovi ospedali, la chiusura di bilanci aperti da anni in alcune Asp e l’aumento dei livelli essenziali delle prestazioni.

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