La lotta ai roghi tossici e allo sversamento illegale di rifiuti nella Terra dei Fuochi si prepara a un salto tecnologico: droni, intelligenza artificiale e una cabina di regia operativa sul modello della Regione Calabria. È quanto emerso dal tavolo tecnico della struttura commissariale per le periferie, guidata da Fabio Ciciliano, che si è svolto oggi a Caivano.
“Abbiamo deciso di adottare un sistema di videosorveglianza intelligente, già testato con successo in Calabria, considerato una best practice a livello europeo – ha spiegato Ciciliano –. Droni e IA saranno gli occhi dall’alto per mappare, monitorare e prevenire i crimini ambientali che devastano da anni le province di Napoli e Caserta”.
Droni, AI e Polizia: una rete per la deterrenza
L’obiettivo è chiaro: passare da un approccio emergenziale a uno strutturale. Una rete composta da tecnologie avanzate e una sinergia più stretta tra le forze dell’ordine permetteranno – nelle intenzioni del commissario – un controllo capillare del territorio.
“Attraverso l’uso combinato di droni e telecamere intelligenti, le forze di Polizia potranno agire in modo più efficace contro chi abbandona o brucia rifiuti – ha detto Ciciliano –. Ma non basta bonificare, dobbiamo impedire che il fenomeno si ripeta. Servono strumenti permanenti”.
Salute pubblica e civiltà del conferimento
Nel piano c’è anche un forte richiamo al monitoraggio sanitario, per misurare gli effetti a lungo termine sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Ma la vera sfida, ha sottolineato il commissario, è culturale.
“Il sistema deve coinvolgere enti locali e cittadinanza. Non possiamo pensare solo a reprimere: dobbiamo anche ricostruire una coscienza collettiva che riporti il conferimento dei rifiuti a una dimensione di legalità e civiltà”, ha concluso.