Dopo mesi di preparazione, il progetto dello psicologo scolastico entra finalmente nella sua fase operativa. A partire da ottobre, infatti, nelle scuole secondarie di primo e secondo grado della Calabria sarà attivo un servizio di assistenza psicologica rivolto a studenti, docenti e famiglie. Il piano coinvolgerà 285 istituti distribuiti su tutto il territorio regionale.
Lo annuncia Giusi Princi, europarlamentare e vicepresidente della Regione Calabria nella precedente giunta, che aveva concepito il progetto insieme al governatore Roberto Occhiuto e all’Ordine degli Psicologi calabrese. Oggi Princi segue da vicino l’attuazione del piano nel suo ruolo nel tavolo socio-sanitario, insieme agli assessori Caterina Capponi e Maria Stefania Caracciolo.
Pronte 43 assunzioni e sportelli in quasi 3mila classi
La Regione ha stanziato 9 milioni di euro per l’assunzione di 43 psicologi, che lavoreranno su base provinciale all’interno di 2893 classi. Il servizio prevede sportelli di ascolto per gli studenti, consulenza e formazione per gli insegnanti, e sostegno alle famiglie per individuare precocemente eventuali forme di disagio psicologico.
“La Calabria è l’unica regione italiana ad aver istituito in maniera strutturale la figura dello psicologo scolastico”, sottolinea Princi. “Un progetto duraturo e ben strutturato – aggiunge – che punta a prevenire e contrastare il disagio giovanile, rafforzando autostima e competenze relazionali dei ragazzi”.
Lavoro di rete con ASP, scuole e uffici regionali
In queste settimane si sta lavorando sul piano organizzativo. “Sto coordinando incontri operativi con le ASP, l’Ufficio scolastico regionale, i dipartimenti Istruzione e Welfare della Regione e l’Ordine degli Psicologi”, fa sapere l’europarlamentare.
Il progetto sarà ufficialmente presentato anche nelle varie province, con incontri informativi rivolti al personale scolastico, per chiarire modalità e obiettivi dell’intervento.
Anche d’estate, lo psicologo non va in vacanza
Una particolarità del piano è che il servizio non si ferma nei mesi estivi. Durante la sospensione delle attività didattiche, gli psicologi saranno attivi nelle sedi delle ASP di riferimento, dove potranno incontrare famiglie, studenti e insegnanti che ne faranno richiesta tramite i referenti scolastici.
“Un segno di civiltà. Così aiutiamo i ragazzi a capire il presente”
“La scuola oggi – riflette Princi – non può più essere solo il luogo della didattica. Deve accompagnare i giovani nella crescita in un tempo carico di incertezze. La presenza dello psicologo è un segnale di attenzione verso la persona nella sua interezza”.
“Investire nella salute mentale – conclude – significa dare ai nostri ragazzi gli strumenti per affrontare con lucidità e consapevolezza le sfide del presente. È un passo concreto verso una scuola che non lascia indietro nessuno”.