22 Ottobre 2025
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“Le regole servono per essere liberi”: i Carabinieri di Vibo incontrano gli studenti del Filangieri (FOTO-VIDEO)

Un incontro di formazione e rispetto tra studenti e militari. Domande, curiosità e un gesto di memoria per i tre Carabinieri caduti in servizio a Verona

Una mattinata all’insegna dell’educazione civica e della memoria quella che ha visto protagonisti gli studenti del Convitto Nazionale “Gaetano Filangieri” di Vibo Valentia, in visita al Comando Provinciale dei Carabinieri. Accompagnati dal Rettore prof. Alberto Capria, i ragazzi e i docenti sono stati accolti dal Comandante Provinciale, Colonnello Antonio Parillo, per un incontro di confronto e riflessione sui valori della legalità e del servizio allo Stato.

Nel corso della visita, la delegazione ha deposto un omaggio floreale in ricordo dei tre Carabinieri caduti a Castel d’Azzano (Verona), tragicamente scomparsi durante un intervento di servizio.

Le parole del Rettore Alberto Capria: “Il servizio al prossimo non è uno slogan”

Nel suo intervento, il Rettore Capria ha voluto rendere onore ai militari scomparsi e sottolineare il valore dell’impegno quotidiano delle Forze dell’Ordine: “La perdita di questi uomini, ai quali dobbiamo dire grazie con questo omaggio floreale, ci fa comprendere che il servizio al prossimo non è uno slogan, ma una scelta che implica il più profondo rispetto da parte di tutti, grandi e piccoli”, ha dichiarato.

Capria ha poi aggiunto: “Voi e i vostri uomini siete chiamati ogni giorno a tutelare la legalità, la sicurezza dei cittadini e lo Stato, anche al rischio della vostra vita. L’educazione alla legalità deve essere parte integrante della formazione dei nostri giovani”.

Il Colonnello Parillo: “Le regole servono per essere liberi”

Il Colonnello Antonio Parillo, ringraziando gli studenti per la visita, ha instaurato con loro un dialogo diretto e spontaneo, rispondendo alle numerose domande poste dai ragazzi.
Parlando del significato della divisa, ha spiegato: “Le regole servono per far sì che possiate essere liberi di studiare, giocare e stare con le vostre famiglie, senza preoccuparvi di altro”.

Ha poi condiviso un episodio personale dei suoi primi anni di servizio in Sicilia, definendolo “il più bel mancato arresto della mia vita”, per ricordare come “anche nell’applicazione della legge deve esserci sempre spazio per l’umanità”. Raccontando la sua carriera, ha aggiunto: “Sono ufficiale dei Carabinieri dal 1° settembre 2001, ma il mio percorso è iniziato quando avevo 15 anni, scegliendo la scuola militare. Essere carabiniere significa prima di tutto essere utile agli altri”.

Il dialogo con gli studenti: curiosità, valori e simboli

I bambini del Convitto hanno rivolto numerose domande ai militari, toccando temi come i valori dell’Arma, i colori della divisa e la collaborazione con le scuole. Alla domanda sui principi fondamentali per un Carabiniere, gli ufficiali hanno risposto: “Lealtà e fedeltà: essere fedeli significa non tradire mai, essere leali vuol dire affermare sempre la verità e fare ciò che è giusto”.

Sul simbolismo dei colori, hanno spiegato: “Il nero è il colore della legge, come la toga dei giudici; il blu rappresenta il cielo, il rosso il sacrificio di tanti Carabinieri. Sono i colori che raccontano la nostra missione. E sul rapporto con la scuola, Parillo ha ribadito: “Collaboriamo con gli istituti scolastici per diffondere la cultura della legalità. Oggi avrei voluto essere io a venire da voi, ma avete voluto onorarci con questa visita.

Un impegno condiviso per la legalità

La visita si è conclusa con la foto ricordo e lo scambio di doni simbolici, suggellando un momento di profonda vicinanza tra la comunità scolastica e l’Arma dei Carabinieri. L’iniziativa rientra nel percorso di educazione alla legalità promosso dal Convitto “Filangieri” e nelle attività di sensibilizzazione curate dal Comando Provinciale di Vibo Valentia, che da tempo promuove incontri con le scuole per diffondere la cultura del rispetto, della giustizia e della cittadinanza responsabile.

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