Nuovo capitolo nella lunga vicenda del Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo i rilievi della Corte dei Conti, la sindaca di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, invita il governo a una riflessione profonda. “Se all’udienza del 29 ottobre non saranno superati i dubbi di legittimità – ha dichiarato – il governo, per il tramite dei suoi ministeri e della società Stretto di Messina, dovrà rivalutare le decisioni assunte e mettere in atto tutti i correttivi necessari”.
Secondo Caminiti, le “accelerazioni” decise per l’aggiornamento del progetto e la decretazione d’urgenza “non offrono garanzie né certezze ai territori coinvolti” e rischiano di procedere senza una base di sicurezza giuridica e ambientale.
Dubbi sulla legittimità e richiami già noti
Per la prima cittadina, i rilievi della Corte dei Conti “non rappresentano nulla di nuovo”. Già a settembre, sottolinea, i giudici contabili avevano sollevato “gli stessi dubbi di legittimità sul deliberato Cipess di approvazione del progetto definitivo del ponte”.
Le integrazioni e le osservazioni prodotte dai ministeri competenti, con il supporto della società Stretto di Messina, non sarebbero state sufficientemente esaustive per superare i rilievi formali e sostanziali.
Caminiti ricorda inoltre che proprio quei rilievi sono stati “posti a fondamento del ricorso al Tar Lazio” presentato dal Comune di Villa San Giovanni e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, con i successivi motivi aggiunti.
“Serve rispetto per le direttive ambientali europee”
La sindaca insiste sulla necessità di un controllo accurato delle procedure, soprattutto in vista della cosiddetta “bollinatura” che aprirebbe la strada agli espropri nelle aree interessate. “L’esame attento e scrupoloso dei giudici – spiega Caminiti – non può che alleggerire chi, come noi, ha mosso obiezioni alla procedura e ha evidenziato le questioni relative al rispetto delle direttive comunitarie a tutela dell’ambiente”.
Per la prima cittadina di Villa San Giovanni, la partita non è solo giuridica ma anche politica: “Serve una visione che anteponga la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia del territorio alla fretta di tagliare un nastro”.



