27 Ottobre 2025
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La rivoluzione digitale parte dal Sud: sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale nelle scuole calabresi

Il Ministro dell'Istruzione Valditara, ha annunciato l'avvio dello studio nelle scuole del Mezzogiorno e in alcuni istituti della Calabria, dove saranno coinvolti 15mila studenti.

Il ministro Giuseppe Valditara ha evidenziato come il Sud Italia stia prendendo consapevolezza delle sue potenzialità, dichiarando: “Se il Mezzogiorno prende consapevolezza delle proprie potenzialità e si mette in marcia non lo ferma più nessuno”. In quest’ottica di rilancio, il ministro ha confermato l’avvio della sperimentazione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema scolastico meridionale.

In Campania, la sperimentazione sarà particolarmente estesa, coinvolgendo ben 15mila studenti. Questa iniziativa si colloca nel quadro di un protocollo siglato con la Fondazione San Paolo. Valditara ha assicurato che il Ministero provvederà alla formazione dei docenti e all’organizzazione dei percorsi didattici necessari. La sperimentazione è stata già avviata anche in alcuni istituti della Calabria.

Successo del decreto Caivano contro abbandono scolastico

La situazione nelle scuole del Mezzogiorno sta mutando in modo significativo, secondo Valditara, grazie principalmente a due iniziative: “Agenda Sud” e il decreto Caivano.

Il Ministro ha portato l’esempio della provincia di Napoli, dove il fenomeno dell’abbandono scolastico era particolarmente grave. Grazie alle nuove misure, su 5.300 casi rilevati di abbandono, 3.500 ragazzi sono tornati a scuola, attestando che due ragazzi su tre sono rientrati in classe.

Valditara ha sottolineato l’efficacia delle nuove norme e della minaccia di sanzioni: il decreto prevede l’obbligo per il preside di comunicare al Sindaco i casi di abbandono scolastico. Quest’ultimo deve, a sua volta, ammonire i genitori a riportare i figli a scuola entro una settimana. In caso di inottemperanza, viene avviato il procedimento penale che può concludersi con una pena fino a due anni di reclusione.

La questione dell’educazione sessuale e di genere

In merito alla polemica sull’educazione sessuale nelle scuole, il Ministro ha operato una netta distinzione tra i contenuti:

Educazione Sessuale Biologica: Argomenti come le differenze tra i sessi, le funzioni riproduttive, le malattie sessualmente trasmesse e lo sviluppo puberale sono già inseriti, con diversi gradi, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media.

Teorie sul Gender: Valditara ha spiegato che per l’insegnamento delle teorie sul gender “abbiamo lasciato la scelta alle famiglie per i minori adolescenti, vietandolo per i bimbi“.

Il Ministro ha infine ricordato che le nuove linee guida sull’educazione civica prevedono, come obiettivo di apprendimento obbligatorio, l’educazione alle relazioni e al rispetto verso la donna. Inoltre, nei nuovi programmi scolastici è stata inserita per la prima volta l’educazione all’empatia.

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