Dopo anni di attesa, prende ufficialmente il via l’intervento di messa in sicurezza del lungomare di Zambrone, considerato la più importante opera pubblica realizzata nel territorio comunale. Un progetto finanziato nel 2019, il cui iter amministrativo è stato lungo e articolato, e che ora entra nella fase operativa con una durata prevista di 18 mesi.
L’intervento punta a restituire alla comunità un lungomare più sicuro, moderno e accogliente, in grado di valorizzare la frazione marina e di rappresentare un nuovo punto di riferimento per cittadini e turisti. Un’opera che, come evidenzia il Comune, va oltre il perimetro locale e guarda a uno sviluppo più ampio della costa tirrenica vibonese.
L’Andolina: “Un simbolo di buona amministrazione”
Soddisfazione da parte del sindaco Corrado L’Andolina, che ha ricordato l’impegno istituzionale e politico necessario per raggiungere questo traguardo.
“Penso ai sacrifici, alle difficoltà, agli intoppi, ai momenti di sconforto – ha dichiarato il primo cittadino – ma anche alla tenacia, al desiderio di progresso, all’ambizione di fare del lungomare un simbolo di buona amministrazione e di amore per il territorio. Sono orgoglioso di questo risultato, frutto di un lavoro enorme e del coraggio di guardare al futuro”.
Il sindaco ha inoltre sottolineato la necessità di interventi di protezione della linea costiera: “Ora sarà fondamentale che la Regione si attivi per la realizzazione delle barriere sottomarine tra Zambrone e Parghelia, così da contrastare in maniera strutturale l’erosione costiera“.
Il ruolo dell’amministrazione e della comunità
L’opera rappresenta un tassello centrale della visione amministrativa del gruppo Identità e Futuro per Zambrone, che negli ultimi due mandati ha posto al centro la valorizzazione del territorio. Il Comune ha rivolto un ringraziamento ai consiglieri impegnati nel percorso politico e all’ufficio tecnico, che ha seguito il progetto con “rigorosa professionalità”.
“Il mare è un cielo che vive“, scriveva Monet. Con l’avvio dei lavori, il lungomare di Zambrone “torna a vivere non solo come infrastruttura, ma come simbolo di identità e sviluppo”, ha concluso l’amministrazione.






